Da sabato 9 agosto 2025, chi in Italia — e quindi anche gli automobilisti sammarinesi lungo le strade della Penisola — getterà un mozzicone, una lattina o un sacchetto dal finestrino rischia sanzioni pesanti e perfino il carcere. Non è solo un giro di vite nazionale: dietro questa nuova disciplina c’è una pressione costante dell’Unione Europea, che da anni chiede agli Stati membri di adottare misure concrete per contrastare l’abbandono di rifiuti.
L’Unione Europea non ha mai scritto una norma “su misura” per i mozziconi dal finestrino. Ma esiste una cornice giuridica chiara: la Direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE) e la sua revisione del 2018 (Direttiva 2018/851) impongono agli Stati di prevenire il “littering”, vietare l’abbandono incontrollato di rifiuti e applicare il principio “chi inquina paga”. Non si entra nel dettaglio di sanzioni e strumenti, ma si pretende che ogni Paese metta in campo misure efficaci, monitorabili e dissuasive.
In questo senso, la nuova norma italiana è perfettamente in linea con Bruxelles: non una copia di un testo UE, ma l’attuazione concreta di un principio comunitario che finora, nella pratica, era rimasto spesso lettera morta.
Il decreto-legge 116/2025 ha modificato l’articolo 15 del Codice della Strada, introducendo una vera rivoluzione: ora le immagini di videosorveglianza — comunali, autostradali o private — possono essere usate come prova per multare chi abbandona rifiuti dal veicolo. Basta un fotogramma nitido della targa e un incrocio con la banca dati della Motorizzazione per recapitare la sanzione, anche a distanza di giorni.
Non serve più il fermo immediato dell’auto: il cittadino incivile non potrà più nascondersi dietro il “non mi hanno fermato sul posto”.
Il legislatore ha voluto distinguere tra comportamenti “minori” e condotte gravissime:
- Mozziconi o fazzoletti: fino a 1.188 euro di multa.
- Bottiglie, lattine, sacchetti: da 1.500 a 18.000 euro, con segnalazione alla Procura.
- Aree sensibili o pericolo concreto: arresto, pene fino a 7 anni.
- Rifiuti pericolosi: da 1 a 6 anni di reclusione nelle ipotesi aggravate.
- Patente sospesa fino a 6 mesi e confisca del veicolo se aziendale.
- Responsabilità del datore di lavoro se il fatto è commesso da un dipendente con mezzo aziendale.
In tutta Europa, il littering stradale è visto non solo come problema di decoro, ma come minaccia per la sicurezza e l’ambiente. Un mozzicone può incendiare un bosco, una bottiglia può colpire un motociclista, un sacchetto può intasare un tombino e causare allagamenti.
Con questa norma, l’Italia porta la repressione del littering a un livello che molti Paesi UE ancora non hanno raggiunto, trasformando la telecamera da spettatrice passiva a testimone d’accusa.
L’Europa ha indicato la rotta, l’Italia ha messo il motore. Da oggi, gettare un mozzicone dal finestrino non è più un gesto di maleducazione: è un atto tracciabile, punibile e potenzialmente criminale.