La celebrazione di un congresso dovrebbe rappresentare la massima espressione democratica interna alla vita di una organizzazione politica. Un momento in cui lo Statuto del Partito diviene la stella polare e i singoli iscritti vengono coinvolti, messi al corrente delle decisioni e chiamati a compiere le scelte di fondo del Partito.
Purtroppo non è così per il nostro Partito, il Partito Socialista! Per capirlo basta seguire le varie fasi che si sono succedute, almeno fino ad oggi, per giungere poi all’Assise Socialista.
1) Il segretario del Partito si dimette dopo la pubblicazione del video che lo segnala nel gruppo di Consiglieri e autorevoli esponenti del P. S. intenti a praticare, quantomeno ,il tentativo di voto di scambio.
2) In Direzione però, il Segretario, nell’annunciare le sue dimissioni , non discusse nell’Ufficio di Segreteria, la cui riunione precedentemente convocata è stata repentinamente annullata, e quindi evidentemente trattate in altra sede, precisa che il video, frutto secondo lui e gli altri protagonisti di una goliardata, non ha avuto nessuna influenza sulla decisione di dimettersi.
3) Mentre nessuno comprende bene quali siano allora le vere motivazioni per il ricorso al Congresso, il gruppo di maggioranza indica i nomi di sette compagni componenti del Comitato di Direzione, con il compito di gestire la situazione fino alla celebrazione del Congresso. Di questi sette membri nessuno fa parte della Corrente del Partito “Liberamente San Marino.” Dimenticanza? Superficialità? No, più semplicemente è stata una scelta del gruppo di vertice.
4) Il primo atto compiuto dal Comitato di Direzione è quello di fissare la chiusura del tesseramento al 31/12/2014. Peccato però che poi il Comitato si sia dimenticato di comunicarlo a tutti gli iscritti e alla Corrente “Liberamente San Marino”. Avendo lasciato tutti all’oscuro delle proprie decisioni, non sappiamo a questo punto quanto legittime secondo lo Statuto del Partito, il Comitato ha deciso poi di accettare alcune iscrizioni presentate dopo la fine del 2014, mentre altre, parecchie, presentate dalla Corrente “Liberamente San Marino sono state sdegnosamente e arbitrariamente respinte, quando nessuno può controllare l’operato dei magnifici sette, anzi sei dopo le dimissioni del Presidente, tutti sei rigorosamente rappresentanti della sola maggioranza. Basti pensare, tanto per fare un esempio, che in data 13 gennaio 2015 è stata fissata la data di celebrazione del Congresso, ma il tesseramento è stato dichiarato chiuso al 31/12/14, cioè prima della convocazione del congresso da parte della Direzione. Basterebbe questo per capire l’aria che tira.
5) In pratica il Comitato di Direzione, da cui è stata volutamente lasciata fuori la Corrente “Liberamente San Marino”, ha dimostrato poca lungimiranza e ha maldestramente già scoperto il gioco che sta attuando: In pratica non gradisce la presenza di coloro i quali non si uniformano al pensiero unico e ragionano con la propria testa.
6) Si continua a gestire il Partito come se fosse proprietà privata di qualcuno. Gli insegnamenti del recente passato sembrano non servire, la storia si ripete e ancora una volta gli interessi di pochi , le loro ambizioni e i loro modesti limiti vengono privilegiati rispetto agli interessi generali del Partito.
Noi di “Liberamente San Marino” non riconosciamo ai signori del sedicente Comitato di Direzione nè autorevolezza nè autorità e denunciamo il loro comportamento antidemocratico e muscolare, teso solo a rendere il Partito Socialista un semplice mezzo per realizzare misere ambizioni personali a discapito della dignità del lo stesso Partito, indicato invece dall’elettorato quale prima forza di opposizione nelle elezioni del novembre 2012.
Non staremo certamente con le mani in mano ad attendere gli eventi che non riserveranno al Partito Socialista niente di buono sotto la regia di una dirigenza che si sta rivelando davvero modesta.
San Marino, 1 Febbraio 2015
“LIBERAMENTE SAN MARINO”
Corrente del Partito Socialista.