Liberamente San Marino scende in campo e si presenta con una conferenza programmatica in una matinée alla sala Montelupo del Castello di Domagnano
Ieri mattina, alle 8.30, gli esuli dal Partito socialista sono entrati ufficialmente nell’agone politico proponendosi come nuova realtà sammarinese. Ospiti Rita Pennarola l’ex ministro italiano Pecoraro Scanio.
Il percorso è quello iniziato col Ps, quindi si collocato nell’area di una sinistra liberaldemocratica, moderata, riformista. Ma non vuole affermarsi come partito, “piuttosto -ha detto Federico Pedini Amati a Rtv- come un movimento aperto”.
La missione: mandare a casa il Governo.
In cima alla lista la questione morale. Uno dei motivi – continua Pedini Amati- che ci ha fatto prendere le distanze dal Partito socialista. Augusto Casali lancia l’appello: “Occorre fare chiarezza per dare dignità al paese e credibilità al tribunale”. E terminare -ha aggiunto Erik Casali- il percorso legislativo che permetta controlli reali su tutto”.
La scelta di dare spazio, evento nell’evento, alla presentazione del libro di Rita Pennarola “2008, l’anno che ha stravolto l’Italia”, non è casuale. Ci sono analogie con il nostro paese, che fatica ancora a uscire dalla crisi di quell’anno terribile che è stato il 2008. Anno che ha visto il ministro italiano alle Finanze Tremonti metterci sotto scacco e costringerci a un duro percorso concluso da poco per uscire dalla black list.
Liberamente ha proposto la sua ricetta:disponibilità al confronto con tutte le forze politiche anche con il Partito socialista dalla cui costola si è rigenerata mesi addietro.
“Non possiamo essere un movimento chiuso -ha concluso Pedini Amati- in questo momento il dialogo con i socialisti è alquanto difficile. Ma nel futuro parleremo con tutte le forze presenti sulla scena politica.”
Insomma nonostante le divergenze servono alleati per portare avanti un progetto politico e nei prossimi mesi liberamente passerà al setaccio tutto e tutti per scovare qualche pagliuzza d’oro.