Dal Partito socialista osservano nuvole tempestose avvicinarsi in vista del congresso in programma a inizio marzo.
Mentre all’interno volano gli stracci sulla gestione del portafogli della sigla politica di opposizione. La corrente “Liberamente San Marino” ha chiamato infatti ieri a raccolta i giornalisti sammarinesi per criticare il modus operandi dei vertici socialisti: “Ci avviciniamo a un congresso straordinario messo in agenda dopo le dimissioni del nostro segretario, avvenute subito dopo l’emergere di alcuni video” che rileverebbero episodi legati al voto di scambio.
“Secondo la voce del diretto interessato – afferma Erik Casali – il suo passo indietro non è stato dettato dalla pubblicazione delle registrazioni, ma lui non ha mai spiegato perchè si è dimesso”.
Le parole del socialista si collega- no a uno degli otto punti contenuti in un documento che Liberamente presenterà al congresso del partito chiedendo il loro inserimento nella mozione finale. Nel testo si chiede che venga resa “inaccessibile la candidatura a cariche interne al partito o al Consiglio Grande e Generale a coloro i quali hanno praticato il connubio politica-affari, il voto di scambio, la compravendita di voti”. Perchè “il piano giudiziario e quello politico sono diversi”, valuta ancora Casali.
Il consigliere Federico Pedini Amati mette invece nel mirino la “gestione contabile” del Ps: “Sono stati spesi in un anno 130mila euro per gli stipendi dei vertici, mentre il contributo arrivato dallo Stato era di 120mila euro”. Tradotto, “spendiamo più di quanto incassiamo”.
Nel 2012, in occasione delle elezioni politiche, “la campagna elettorale è costata 174mila euro – tuona il parlamentare – il bello è che non c’è alcuna trasparenza su queste spese. i conti – polemizza – erano visti e gestiti solo da alcune persone”.
Se nel presente del Partito socialista, a detta dei due, ci sono una reputazione indebolita e un portafogli che piange, il futuro non sembra migliore. A far storcere il naso a Liberamente c’è il caos creato intorno alle iscrizioni che stabiliranno chi è dentro e chi è fuori dal congresso: “il 23 dicembre 2014 ci hanno detto che a fine anno scadeva il termine per tesserarsi”.
Pedini Amati e Casali hanno “provveduto in tempo, ma consegnato fisicamente le carte in due tranche: la prima il 30 dicembre, la seconda il 15 gennaio”. Per la seconda, affermano, ci sarebbero dei problemi: “Potrebbero essere escluse, quindi i titolari delle tessere interessate non potranno far parte del congresso. Fra quel- le – rivela Pedini Amati – c’è anche la mia”. (…) San Marino Oggi