Che strano Paese l’Italia. Per finire in galera, infatti, non basta aggredire una ragazza in pizzeria e tornare dopo alcune ore armato di coltello a concludere l’opera.
Serve proprio accoltellarne uno e mandarlo all’ospedale in codice rosso. Solo a quel punto il giudice si decide a emettere ordinanza di custodia cautelare. Altrimenti liberi tutti.
Ieri la polizia di Rieti ha arrestato un immigrato clandestino, accusato di aver pestato e accoltellato un uomo di fronte alla stazione della città. I fatti risalgono al 16 dicembre. L’uomo e la sua ragazza sono tranquillamente all’interno dell’auto parcheggiata in zona quando si avvicina il migrante che lo minaccia. A quel punto scende dall’auto invitandolo ad andarsene, ma l’immigrato sferra un pugno in volto e lo accoltella alle spalle, provocando una grave emorragia. I soccorsi lo trasportano all’ospedale di Rieti per poi portarlo d’urgenza al Policlinico “Gemelli” di Roma. Un agguato in piena regola.
Dopo alcuni giorni e diverse indagini la squadra mobile di Rieti riesce a rintracciare ed arrestare K.M, 24enne malese con il permesso di soggiorno scaduto. Indossava ancora i vestiti macchiati di sangue e il coltello usato per l’aggressione è stato trovato poco distante. Ammesso, ma non concesso, che un tentato omicidio si possa ridurre a mero evento di cronaca, la (vera) notizia non è questa. Perché il migrante, sbarcato sulle nostre cose alcuni mesi fa, era ben conosciuto alle forze dell’ordine. Non solo alcuni giorni prima aveva squartato con un coltello le ruote di una volante, ma si era reso protagonista il primo dicembre di una duplice aggressione ai danni di una donna.
In quell’occasione in una pizzeria di Porta Romana aveva assalito una ragazza con un coltello ed era stato bloccato dalla polizia grazie alla segnalazione di un passante. Ovviamente se l’è cavata semplicemente con una denuncia a piede libero. Libero di tornare a delinquere. Ed è proprio quello che ha fatto: nemmeno due ore dopo è tornato di nuovo nella pizzeria armato di coltello. Questa volta la polizia l’ha salvato dal linciaggio, portandolo di nuovo di fronte al giudice. Che senza timore l’ha liberato nuovamente.
Fino a ieri. Quando finalmente gli investigatori della Squadra Mobile lo hanno sottoposto a Fermo di Polizia Giudiziaria, associandolo presso la Casa Circondariale di Rieti, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. Probabilmente l’uomo con una coltellata alla schiena avrebbe volentieri evitato di finire all’ospedale. Sarebbe bastato sbattere in galera il malese una delle tre volte precedenti in cui ha commesso un reato. Ma l’Italia è questa. ilgiornale.it