
Rafforzare, riorganizzazione e ristrutturare le attività dei professionisti emiliano-romagnoli, anche attraverso processi di innovazione tecnologica favorendone, al contempo, il riposizionamento strategico e le iniziative di aggregazione.
In che modo? Sostenendo l’acquisto di attrezzature innovative e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali, l’acquisizione di brevetti, licenze software, cloud e di servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, ma anche consulenze specializzate e piccoli interventi murari funzionali alla realizzazione del progetto.
Sono gli obiettivi su cui punta la Regione Emilia-Romagna, che ha stanziato 5 milioni di euro a fondo perduto, utilizzando risorse europee del Programma Fesr 2021-2027, attraverso un bando per il rafforzamento e l’aggregazione delle attività libero professionali.
Al bando possono partecipare i liberi professionisti ordinistici che operano in forma singola, associata o societaria ma anche quelli non iscritti a ordini e titolari di partita Iva, autonomi, che svolgono prestazione d’opera intellettuale e di servizi e siano iscritti alla gestione separata Inps.
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