Salah Maskout, uno tra i principali trafficanti di uomini in Libia, è stato ucciso in un agguato nella zona di Furnaj, Tripoli. Un commando avrebbe teso un agguato al suo convoglio alle 7 di venerdì mattina, un’operazione letale che non ha dato scampo al boss ed a 8 criminali. Chi l’ha organizzata? Fonti locale – citate dal giornalista James Wheeler – sostengono che a sparare sarebbero stati degli «italiani». Una circostanza che per ora non ha trovato alcuna conferma e dunque va presa con estrema cautela.
L’agguato
Secondo la ricostruzione del Libya Herald, Maskout ha lasciato la sua abitazione insieme alla sua scorta, sembra una quindicina di persone in tutto. Il convoglio di veicoli era diretto verso un centro medico di Tripoli quando è stato però colto di sorpresa: i trafficanti sono stati costretti a fermarsi e a quel punto il commando ha aperto il fuoco con tiro preciso. Un lavoro, secondo alcune testimonianze, eseguito «da professionisti» che «si esprimevano in inglese». Quattro elementi che hanno sparato in modo accurato. Un numero però che appare ridotto rispetto al target composto da una quindicina di elementi, tutti armati di Kalashnikov. Sul punto dell’agguato sono stati poi rinvenuti proiettili calibro 9 americani. Ma questo è un dettaglio che conta poco: le munizioni arrivano dall mercato nero, l’equipaggiamento fornito ad alcune unità libiche è stato rubato.
Chi era Maskout
Maskout era ritenuto uno dei leader delle organizzazioni che gestiscono il flusso di barconi diretti verso l’Italia. Ed aveva come base la cittadina di Zuwara, uno degli snodi del traffico di clandestini. Dopo aver militato nell’esercito di Gheddafi, si è dedicato all’attività criminale diventando una figura di riferimento. E’ chiaro che l’annuncio di un’azione più decisa dell’Union Europea contro le bande libiche può far pensare ad azioni delle forze speciali sulla costa. Si era parlato di missioni di droni per la ricognizione – ed uno di questi velivoli sarebbe precipitato un paio di giorni fa – ma anche di possibili incursioni a terra di commandos. Questo, ovviamente, non esclude che Maskout possa essere rimasto vittima di un regolamento di conti.