
(ANSA) – ROMA, 23 AGO – ‘TUTTI PAZZI PER LA PUGLIA’ DI ENRICA
SIMONETTI (Adda Editore, pp. 230, euro 30,00)
Un viaggio inedito attraverso la Puglia seguendo un itinerario
diverso, dal fascino incontaminato. A sorpresa si incontra una
basilica antichissima in aperta campagna, una villa fatta solo
di conchiglie, un faro senza mare, un villaggio di pietre
d’artista. Un viaggio in uno spazio dell’anima, non una semplice
location turistica oramai sovraffollata, ma un luogo che deve
parlare a chi arriva con il linguaggio della sua identità
profonda. E’ questo il filo conduttore del libro di Enrica
Simonetti, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, che ha
già scritto Lampi e splendori, Fari d’Italia, Luci
sull’Adriatico e Puglia viaggio nel colore.
“C’è una bellezza pugliese che non tutti conoscono e che
merita di essere svelata – scrive Simonetti -. Una porta dai
cento occhi a Conversano, un sacro Graal ricercato nei fregi
della Basilica di San Nicola a Bari, un ulivo avvolto da lana
colorata, un giardino dalle mille rose diverse, alberi
monumentali, biblioteche sconosciute”. Il libro è diviso in tre
grandi capitoli “Terra”, “Acqua” e “Cielo”, ed è corredato dalle
fotografie di Nicola Amato e Giorgio Amato.
“Viaggeremo in una ‘Crazy Puglia’ che è emozionante e saggia,
allegra e sorprendente”, aggiunge l’autrice. La follia e la
creatività si rintracciano anche in personaggi unici e storie
inedite. Come quella di un agricoltore, nelle campagne tra
Conversano e Putignano, che ha creato una sorta di Italia in
miniatura fatta di pietre, con un Colosseo, una Torre di Pisa e
un’Arena di Verona grandi come case, tra agrumi e piante. Oppure
di uno scultore che a Ruvo crea un Talos gigantesco da un blocco
di marmo lavorato all’antica. O di Ezechiele Leandro, l’artista
salentino che ha creato un “villaggio” della sua arte e che è
stato compreso solo dopo la sua morte. In Puglia, infine, si può
dormire in una “bolla” da soli nel silenzio del bosco di
Biccari, guardando le stelle. O si può provare l’effetto “magico” della salita-discesa di Martina Franca, dove si può
risalire una pendenza “maledetta” con l’auto in folle. (ANSA).
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