
(ANSA-AFP) – NANTES (FRANCIA), 25 NOV – L’allenatore del
Nantes, Antoine Kombouaré, si è scagliato contro i “criminali”
che attaccano i calciatori come Dimitri Payet del Marsiglia
domenica scorsa a Lione, ma anche contro le autorità che hanno
pensato di riprendere la partita, ritenendo che “non dobbiamo
più giocare” in caso di aggressione. “Ogni volta che un
giocatore viene aggredito, noi attori diciamo che non dovremmo
più giocare”, ha detto l’allenatore, spiegando di essere stato
preso di mira anche da vari oggetti, tra cui un paio di forbici,
quando giocava per il Psg negli anni ’90.
Il Nantes si prepara a ricevere il Marsiglia, fra meno di una
settimana, e Kombouaré ha avvertito: “Se un nostro tifoso
attacca un giocatore del Marsiglia, non dobbiamo più giocare. Se
uno dei miei viene attaccato, non c’è più partita. Le autorità
possono dire quello che vogliono, mando la mia squadra sotto la
doccia e andiamo a casa. E non importa se dobbiamo perdere
punti”, ha insistito.
L’allenatore del Nantes ha anche chiesto divieti “a vita”
negli stadi per gli autori di questi episodi di violenza: “Queste persone sono criminali, non gliene frega niente del
calcio. E anche i club devono smettere di essere concilianti con
certi tifosi. Dobbiamo sensibilizzare le persone, rieducarle e
soprattutto dobbiamo sanzionare le persone, e anche i club”, ha
detto. (ANSA-AFP).
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