New York – L’impero 21 Century Fox di Rupert Murdoch ha deciso di scendere a costosi patti per cercare di rifarsi l’immagine appannata da scandali. Pagherà ben 20 milioni di dollari, secondo indiscrezioni, alla giornalista e conduttrice Gretchen Carlson che ha denunciato Roger Ailes, l’ex presidente e amministratore delegato dei network televisivi targati Fox, di abusi sessuali durati anni. Non solo: stando a quanto trapelato ha scelto la strada dell’accordo con alcune altre dipendenti che hanno sporto simili denunce.
Ailes, di fatto il creatore e da sempre top executive della Tv ultra-conservatrice, ha negato gli addebiti ma in luglio ha rassegnato le dimissioni. Ora sta cercando nuova fortuna con le consulenze a Donald Trump.
Ma basteranno decine di milioni in danni oltre che a sanare la reputazione di Fox a riportare la calma in azienda? Probabilmente no: tanto che la rete ha già aggiunto ai soldi – di per sè una cifra straordinaria in simili casi – una altrettanto rara dichiarazione pubblica di sentite scuse. «Siamo profondamente rammaricati e ci scusiamo del fatto che Gretchen non sia stata trattata con la dignità e il rispetto che lei e tutti i colleghi meritano», si legge nel comunicato aziendale.
Altri casi legali di possibili abusi restano tuttora aperti mentre un’inchiesta interna si avvia a conclusione. E la vicenda Ailes ha fatto affiorare anche spaccature interne che potrebbero incrinare l’efficacia del network orfano di una figura di padre-padrone: in questi giorni ha annunciato che lascerà una delle sue personalità di spicco, Greta van Susteren, forte di una clausola nel contratto che le permetteva di andarsene proprio in caso di partenza di Ailes. Qualcuno suggerisce che abbia in realtà cercato di forzare la mano per rinegoziare i suoi compensi al rialzo. Simili clausole hanno altri esponenti di primo piano, da Bill O’Reilly a Sean Hannity e Shepard Smith, finora rimasti in disparte. I guai di Fox, insomma, potrebbero essere solo all’inizio.
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