l’intervento di Alessandra Alesani sulle mense scolastiche

Dopo aver letto le polemiche in corso su tutti i giornali in merito alle modifiche alimentari nelle scuole sammarinesi, devo ammettere, nasce un po’ di amarezza. Non perché l’alimentazione non sia una cosa seria, non perché non ci tenga che mia figlia possa mangiare ogni giorno bene e quindi crescere bene e in salute. Ma perché sorge spontanea una domanda: ma noi genitori ci pensiamo mai che alle scuole è affidata l’educazione dei nostri figli? La scuola nasce e si sviluppa per educarci, cioè per aprirci alla realtà, perché possiamo conoscerla in tutti i suoi fattori, per diventare uomini adulti e costruttivi. Questo è il valore della scuola. E’ giusto e ragionevole che il genitore valuti e continuamente si interfacci con l’Istituzione in modo che tale educazione sia garantita per i compiti e gli obiettivi che la scuola si pone e quindi propone alle famiglie. Per questo l’istituzione crea e mette a disposizione degli organismi collegiali in modo che questo rapporto non sia mai interrotto ma anzi sempre alimentato. Certo, l’alimentazione è un tema caro a noi genitori in quanto fondamentale per la crescita dei nostri figli. Ma la domanda è: chi decide di attivare una polemica del genere ha provato a informarsi su come, in che termini, la scuola si stia muovendo e intenda difendere questo diritto del bambino a una alimentazione sana e equilibrata? Perché, se l’avesse fatto, si sarebbe presto reso conto che gli sforzi ci sono, sono notevoli e arrivano sin nei dettagli. Pochi bambini anche in Italia mangiano nelle scuole come possono mangiare i nostri nelle nostre scuole. Questo significa che l’Istituzione è attenta e ci tiene a questo.
Basti pensare che in una Scuola dell’Infanzia del nostro paese per soli due bambini allergici sono state modificate tutte le norme per le feste di tutto il Plesso, in modo che quei due bambini non debbano avere problemi alimentari e neanche sentirsi diversi rispetto agli altri per il problema che hanno. Questo è segno di grandissima attenzione, ed è stata proprio la Direzione a volere e decidere questo. Visto ciò, la domanda è e sorge spontanea: potrà essere la grammatura delle uova un motivo di polemica?
Se veramente vogliamo vedere i nostri figli crescere insegniamo loro a conoscere e a chiedere prima di criticare, insegniamo loro il desiderio di costruire cose più grandi e fatte bene prima di distruggere lamentandosi! Siamo certi che così facendo i nostri figli impareranno a mangiare un po’ di più anche il tipo di pane che piace loro un po’ di meno e i loro stomaci diventeranno capaci di digerire anche acque pensatissime come quella del rubinetto!!!
La crisi la pagano i bambini se noi adulti continuiamo a guardare tutto così, come pretesto per lamentarci senza mai provare a tenere aperta la possibilità di uno ‘sforzo buono’, di un tentativo positivo che certo potrà e dovrà sempre essere perfezionabile ma solo lavorando cercando di costruire insieme questo sarà possibile, non di certo creando sterili discussioni.

Alessandra Alesani

Mi permetto di fare una precisazione pur concordando in gran parte con il suo intervento.

Di certo non saranno la grammatura delle uova il problema e confermo che fuori territorio si mangia molto peggio.

Le cose che fanno arrabbiare la cittadinanza ed anche me sono sostanzialmente due

1 hanno chiesto un aumento delle rette scolastiche perchè lo stato è in deficit, però la politica continua ad andare al ristorante ecc.

2 il servizio invece di migliorare peggiora perchè passare dall’acqua Pejo alla Frasassi risparmiando 10 centesimi al litro con una qualità notevolmente peggiore (personalmente è una delle poche acque che non riesco a strozzare) risparmiando 150 euro al giorno in tutta la scuola elementare, non credo che si risani il bilancio dello stato.

erremax