L’INTERVENTO DI PEDINI AMATI SULLA SITUAZIONE POLITICA SAMMARINESE

“Siamo tornati alla politica che pensa alle poltrone piuttosto che agli interessi del paese, un sottobosco di alleanze incrociate o presunte tali è in movimento per l’ennesima volta. Va in scena forse non l’ultimo, ma spero uno degli ultimi, giochini tra Dinosauri della cosiddetta Prima Repubblica, che tanto a loro dire hanno dato a questo paese e che tanto a loro dire hanno da dare, peccato che non sono credibili e che hanno fallito su tutta la linea. Un paese fermo, immobile, catastroficamente comandato da un Governo Italiano non insediato, ma che ogni giorno si fa sentire trovando o costruendo situazioni ad hoc contro San Marino. Una politica ferma sui litigi e comandata dalle fazioni e dalle persone che cambiano alleanze ed alleati a seconda della convenienza personale o personalistica del momento, una politica che per due anni purtroppo non ha dato risposte ad un paese ed ai suoi cittadini. La realtà è questa purtroppo, la realtà è quella di un bilancio dello stato in deficit per 100 milioni di euro, dove belli e brutti, buoni e cattivi hanno dimostrato di non saperci mettere le mani e di non sapere risolvere i problemi. Io sono uno di quelli che ha vissuto una caduta di Governo nel 2008 anche per colpa o per merito di una legge obbiettivo mai licenziata, che altro non prevedeva che quei suggerimenti che nessuno poteva dare direttamente come partito per non avere la bandierina piantata, ma che abbiamo pagato profumatamente a McKinsey e Ambrosetti, e che poi purtroppo non abbiamo mai attuato. Il problema cari colleghi e cari cittadini è che il nostro paese oggi deve trovare 100 milioni di euro per tamponare le perdite o le mancate entrate dell’anno 2010 e forse dovrà trovarne 300 milioni per tamponare quelle del 2011. Quello che si fa finta di capire però è che andando avanti di questo passo, senza prendere nessuna decisione, cercando i soldi in Oriente e continuando a chiudere le aziende Sammarinesi, San Marino prima o dopo diventerà un’enclave dell’ Italia. La dimostrazione a quello che sto dicendo, ce la sta dando il Ministro dell’Economia Italiano commissariando tutte le Banche Italiane che hanno a che fare con quelle Sammarinesi aspettando in definitiva un tracollo completo della nostra economia per poi intervenire e diventare formalmente proprietario della nostra Repubblica, nel momento in cui arrivati ad un deficit troppo elevato, non potremo fare altro che chiedere i soldi all’Europa e quindi all’Italia, perché il sig. Tremonti che non è stupido ovviamente, non si farà scappare un’opportunità così ghiotta. Questo è il forte rischio che stiamo realmente correndo. Allora qui non è più questione di bande, di ideologie partitiche, di poteri occulti che sempre hanno mangiato e che continueranno a farlo, qui è ora una volta per tutte di fare delle cose, magari sbagliando ma farle. Voglio fare delle proposte da lasciare all’attenzione della discussione politica che però devono trovare il prima possibile una loro attuazione in quanto non abbiamo tempo da perdere. Pensare ad un Casinò vero, gestito con la massima trasparenza e per la maggioranza di proprietà dello Stato, costruito dai possibili gestori quindi “ 0 “ costi per lo Stato e ubicato in strutture Statali, vietando l’ingresso ai Sammarinesi. Ritorno presunto sicuramente 10 volte in più di un Bingo, cioè se è vero che il Bingo in questo periodo fa registrare un utile per lo stato di 7 milioni annui, penso che un casinò potrebbe tranquillamente dare un utile di 70 milioni annui, o più. Incentivare con sgravi fiscali strutture ricettive alberghiere ad altissimo livello, con centri termali e campi da golf, potendo così creare un luogo di attrazione turistica all’avanguardia in questo campo e nel campo dei congressi internazionali, costo per lo stato “ 0 “. Come proposto anche da alcune associazioni di categoria potenziare la Repubblica di San Marino Centro Storico Patrimonio Mondiale dell’Umanità con accordi tra Comitato di Coordinamento Unesco e le Associazioni stesse, costo per lo Stato “ 0 “. Questi sono solo alcuni esempi di possibili idee da attuare subito e se fatti bene a costo zero per lo Stato, poi vi sono anche altre iniziative da mettere in campo non di minore importanza come per esempio avere il coraggio una volta per tutte di mettere mano all’aviosuperfice / aeroporto Sammarinese, potenziare e soprattutto credere nella nostra Università e nei progetti che propone, studiare parchi tematici, incentivare mostre culturali che molto oggi hanno dato e stanno dando in termini di presenze e di interesse a San Marino, in poche parole, credere nella nostra Repubblica e non nell’India. Questo è quello che vorrei che la politica facesse, mentre invece purtroppo la politica oggi altro non sa fare che litigare sui giornali e fare accordi sottobanco tra i soliti Dinosauri che comunque qualcuno ha tenuto in vita e forse ancora lo sta facendo”.

Federico Pedini Amati
Partito Socialista Riformista Sammarinese