La cosiddetta Legge Felici del 2005 sulle licenze aveva portato una ventata di innovazione strepitosa in un settore, vedendo l’organizzazione dei vari uffici, fermo al medioevo.
Proprio quel medioevo a cui fa riferimento il progetto di Legge Arzilli del 2010. Bisognerebbe guardare l’interezza e qualità dell’impianto normativo che l’allora Segretario di Stato Claudio Felici fece nel predisporre quella legge. Gli obiettivi sono stati peraltro raggiunti in maniera egregia, quali l’automatismo nella costituzione di una attività e la semplicità nel farlo.
Sono stati gli uffici pubblici ed i vari Congressi che si sono susseguiti che l’hanno stravolta, con delle inutile quanto illegali circolari di attuazione o delibere congressuali, che come più volte denunciato, sono in contrasto con una legge approvata dal Consiglio, quindi nulle. Tra le fonti del Diritto una legge emanata dal più alto organo legislativo prevale su tutte le delibere e circolari; ovviamente se quest’ultime sono in contrasto con la legge.
Ora invece si vuole caricare ulteriormente il professionista – che è esasperato – di una inutile burocrazia e di balzelli vari, obbligando l’Amministratore di una Società a delle cose assurde, non capendo, e devo dire in maniera pervicace, che l’apertura di un’attività, proprio in un momento come questo, deve essere celere snella, poco costosa e con pochi lacciuoli per gli operatori.
Con questa legge, se verrà approvata – ma ho molti dubbi che lo sarà, si vuole far precipitare questo settore e gli uffici statali competenti in un proprio inferno burocratico, regolamentando anche cose stupide come ad esempio i mq. delle attività o la permanenza degli stessi amministratori nelle sedi, credendo che così facendo l’Italia ci guardi con favore, dimenticandoci come anche recentemente ci ha trattato nel caso della lista Falciani sammarinese. E’ pura miopia politica.
La corsa al virtuosismo esasperata del Segretario Arzilli, manifestata in questa proposta di legge, fa capire e trasparire che chi proprio è l’estensore (o i pessimi estensori) di questa nuova norma poco capisce di questo settore e facendo ciò lo annulla, lo ingessa e lo fa morire. Ma forse è proprio questo l’obiettivo? E che cosa gli andrà a dire il Segretario di Stato Industria Marco Arzilli ai tanti proprietari sammarinesi di immobili che ora arrotondano la propria pensione o il proprio stipendio (ma non per molto) con i contratti di locazione?
Ma perchè, per forza, bisogna sempre castrarsi, arretrarsi invece di proseguire in quel rinnovamento che proprio la legge Felici del 2005 era stata l’antisegnana, per carità con molte cose da cambiare, di questa nuova lungimirante visione? E cioè quella di semplicizzare le pratiche burocratiche!
Ha pensato il Segretario Arzilli che questa inutile legge, perchè lo è, potrà essere anche bocciata con un voto negativo trasversale? e dopo?
Un consiglio. La ritiri. Il rischio dell’insuccesso è molto molto alto, con un’azione domino devastante per tutta la maggioranza, e per cosa? Per la mania ossessiva di qualcuno di ben comparire agli occhi di chi in tutti i modi cerca di affossare il ns. Stato, e ridurci a Protettorato?
Sveglia! Non è tempo di scherzare e perdere tempo prezioso, faccia in modo di portare su a San Marino il parco tematico di Rimini ‘‘Italia in miniatura”, che ha in pancia 200 milioni di investimenti pronti e che potrà occupare a pieno regime 800 persone. Per non parlare dell’indotto e della monofase sui consumi. Linfa vitale per le casse dello Stato.
Queste sono cose da fare! Ieri, e non lasciare che pochi privati, come me, abbiamo l’intuizione e vadano arbitrariamente a trattare per il bene del paese, con probabili enormi inferiori risultati rispetto ad un Ministro di una Repubblica..
La mia non è una critica ad un bravo, quanto volenteroso, Segretario, ma penso che altre siano le priorità. La legge c’è ed è buona! basta solo sburacratizzare gli uffici e farli lavorare in maniera sinergica, facendoli condividere documentazioni ed informazioni, magari mettendo qualcuno con esperienza, che organizzi il tutto….in Italia – se proprio vuole emularla – c’è il Ministro Brunetta che si sta impegnando in tal senso..
Buon lavoro.
Marco Severini