(da Facebook) LIONELLO MANCINI, GIORNALISTA DE “IL SOLE 24 ORE”, FA PARTE DI UN ANELLO DELLA COMUNICAZIONE CHE PUNTA A COLPIRE SAN MARINO?

MANCINI (COME ALTRI AL PARI DI LUI) CHIEDA SCUSA AI CITTADINI SAMMARINESI!

ABBIA RISPETTO PER LA DIGNITA’ E L’ONORE DI UN POPOLO, DI UNO STATO AUTONOMO E SOVRANO, CHE NON MERITANO DI ESSERE ADDITATI CON ILLAZIONI PESANTI E ACC– USE ESAGERATE, INGIUSTE, INOPPORTUNE, SOMMARIE E TOMBALI.

LIONELLO MANCINI, VISTI I PRECEDENTI, E’ UN GIORNALISTA CHE FUNGE DA MEGAFONO DI PLURIMI SOGGETTI ISTITUZIONALI ITALIANI.

POSSIEDE L’AUTORIZZAZIONE DI PENETRARE E ARRIVARE AI DOSSIER E ATTI DEGLI INVESTIGATORI E INQUIRENTI.

I SAMMARINESI NON DIFENDONO IN ALCUN MODO CHI COMMETTE CRIMINI FISCALI, SIANO ESSI AI DANNI DI SAN MARINO CHE DI ALTRI PAESI. MA DI UNA COSA DEVE ESSERE FATTA CHIAREZZA: QUANDO SI TRATTA DI IPOTESI DI REATO, INVESTIGAZIONI GIUDIZIARIE IN CORSO, DARLE PER SENTENZE DEFINITIVE CI PARE QUANTOMENO AVVENTATO.
DIAMO ALLE PERSONE LA POSSIBILITA’ DI DIFENDERSI E OPPORRE LE LORO DIFESE, DOPODICHE’ ……………

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UNO SPACCATO DEL PENSIERO DI LIONELLO MANCINI:

IPOTESI DI REATO???
= NO, NO. REATO, E BASTA!

GIUDIZIO SOMMARIO E AFFRETTATO? NO, NO. REATO E BASTA!

GARANTISTA????
=SI, SI. SI PUO’ ESSERE ANCHE GARANTISTI A FASI ALTERNE!

TUTTI I MALI DELLA REPUBBLICA ITALIANA POSSONO ESSERE RICONDOTTI ALLE PROBLEMATICHE EMERSE NEI RAPPORTI CON SAN MARINO?
= SI, SI. SE L’ITALIA NON REGISTRA SEGNI DI CRESCITA, SE HA UNA EVASIONE FISCALE DILAGANTE ED ESORBITANTE, LA MAGGIOR COLPA E’ DA ATTRIBUIRE ALLA REPUBBLICA DI SAN MARINO!

“FISCO, LA METÀ DEGLI ITALIANI DICHIARA MENO DI QUINDICIMILA EURO ALL’ANNO”
= TUTTI I LORO REDDITI VENGONO NASCOSTI A SAN MARINO!

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CARO LIONELLO MANCINI, CERCHI DI ESSERE PIU’ OBIETTIVO E ALLARGHI IL SUO ORIZZONTE DA CUI PARTORISCONO LE NOTIZIE CHE PUBBLICA SUI QUOTIDIANI NAZIONALI ITALIANI.

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LEGGA QUESTO ARTICOLO PER DARSI UNA “RINFRESCATA” RIGENERANTE:

FISCO, LA METÀ DEGLI ITALIANI DICHIARA MENO DI QUINDICIMILA EURO ALL’ANNO

31 marzo 2010 – da La Stampa.it

IN ITALIA SOLO L’1% DEI CONTRIBUENTI SOPRA I 100MILA

Circa la metà dei contribuenti italiani non va oltre un reddito dichiarato di 15.000 euro l’anno e i due terzi non superano i 20.000 euro. I contribuenti «paperoni», sopra i 100.000 euro sono invece meno l’1% di chi presenta la dichiarazione dei redditi ma pagano il 18% del totale dell’imposta. È quanto risulta dalle anticipazioni statistiche delle dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta 2008 (e presentate nel 2009) diffuse dal Dipartimento delle Finanze. È di 18.873 euro il reddito medio Irpef: stando alle dichiarazioni relative al 2008, la Lombardia è al top e la Calabria fanalino di coda. Secondo le statistiche del Dipartimento delle Finanze, nel 2008 il numero dei contribuenti è stato pari a 41,8 milioni (+0,3% rispetto all’anno precedente). Di questi circa 506.000 hanno adottato il nuovo regime dei contribuenti minimi, riservato agli esercenti attività di impresa, arti o professioni che hanno conseguito nell’anno solare precedente ricavi in misura non superiore a 30.000 Euro; tali contribuenti sono assoggettati ad un’imposta sostitutiva in luogo dell’Irpef con esonero dagli obblighi IVA ed esenzione dall’Irap.

Il reddito complessivo Irpef sale dell’1,3% (782,6 miliardi di Euro) nonostante la flessione del PIL e l’imposta netta dichiarata aumenta del 2,7% (146,2 miliardi di Euro); quest’ultima è dovuta da poco più di 31 milioni di contribuenti e la sua incidenza sul reddito complessivo (aliquota effettiva) è del 18,7%. Il reddito complessivo medio si attesta ad un valore di 18.873 Euro per un’imposta netta media di 4.700 Euro. Su base regionale, la Lombardia conferma il primato per il reddito complessivo medio (pari a 22.540 Euro); all’estremo opposto troviamo la Calabria con 13.470 Euro. In relazione all’imposta netta, invece, il valore medio maggiore è quello del Lazio (5.740 Euro), il minore della Basilicata (3.370 Euro). Riguardo alla tipologia di reddito, il reddito medio da lavoro dipendente è pari a 19.640 Euro (+1,9% rispetto all’anno precedente), quello da pensione a 13.940 Euro (+3,7%), quello da partecipazione a 17.350 Euro (-2,4%). I redditi d’impresa e da lavoro autonomo si attestano rispettivamente a 18.140 Euro e a 38.890 Euro; il confronto omogeneo con le dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2007 evidenzia per i redditi d’impresa una diminuzione dello 0,5%, che riflette l’andamento negativo dell’economia, e per i redditi da lavoro autonomo un incremento del 2,6%. La crisi economica iniziata nella seconda metà del 2008 mostra quindi i suoi effetti nei confronti delle attività d’impresa, mentre non si evidenzia ancora nei confronti dei lavoratori autonomi.

Riguardo alla composizione del reddito dichiarato, la quota complessiva di redditi da lavoro dipendente e pensione, in crescita, ha raggiunto l’80,3% del totale. Seguono, per importanza, i redditi da partecipazione (5,0% del totale), d’impresa (4,2%) e da lavoro autonomo (4%). L’aumento della quota dei redditi da lavoro dipendente e pensione deriva anche dall’introduzione del regime dei contribuenti minimi, i cui redditi vengono così esclusi dal computo dell’IRPEF. I circa 506.000 «contribuenti minimi» hanno dichiarato un reddito medio di 8.840 Euro per un’imposta sostitutiva netta media di 1.770 Euro. Il nuovo regime ha fatto registrare il maggior numero di adesioni nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (circa 180.000 soggetti) seguito da quello del commercio (circa 63.000) e da quello delle costruzioni (circa 56.000). Su base regionale le maggiori adesioni al regime si registrano in Lombardia (circa 68.000 soggetti) seguita dal Lazio (circa 54.000) e dalla Campania (51.000). Il reddito medio su base regionale varia da un massimo di 10.150 Euro in Lombardia ad un minimo di 7.280 Euro in Calabria.

Sono poco più di un milione le società di persone presenti sul territorio nazionale per le quali – con l’esclusione del circa il 16% che risulta in perdita – il reddito medio è pari a 43.930 Euro. IVA L’introduzione del regime dei contribuenti minimi ha comportato un calo del numero delle dichiarazioni IVA in raffronto al 2007 (-7,7%, pari a 5,259 milioni): di queste, il 60,7% proviene da persone fisiche, il resto da società ed enti. Tuttavia, il volume d’affari totale mostra un leggero aumento +0,6% (3.390 miliardi Euro;), mentre l’IVA di competenza cala dell’1,5% (78,675 miliardi Euro). La distribuzione per natura giuridica, conferma che le società di capitali, pur rappresentando solo un quinto dei contribuenti, dichiarano l’83% del volume d’affari ed il 74% dell’imposta. L’analisi settoriale denota il primato del settore del commercio per numero di contribuenti (25%) ed imposta dichiarata (34,8%), mentre il settore manifatturiero primeggia per volume d’affari (30,4%). Nelle regioni settentrionali risiede circa la metà dei contribuenti, che dichiara circa il 62% del volume d’affari e dell’IVA di competenza. Fortissima risulta la concentrazione dell’IVA: poco più dell’1% dei contribuenti dichiara il 70% del volume d’affari ed il 64% dell’imposta.

FONTE FACEBOOK – DEMOCRATICI CRISTIANI SAN MARINO

http://www.facebook.com/notes/democratici-cristiani-san-marino/lionello-mancini-giornalista-de-il-sole-24-ore-fa-parte-di-un-anello-della-comun/132112613478961