LE BANDIERE nere dell’autoproclamato Califfo sono apparse nel centro di Sabrata, la città vicina a uno splendido teatro romano costruito dall’imperatore Settimio Severo nel secondo secolo dopo Cristo e completato nel terzo. A bordo di 30 pick up, armati di mitra pesanti e di lanciarazzi, i miliziani di al Baghdadi hanno installato due posti di blocco nel quartiere al Katatba. Il corteo ha scorrazzato per tutta la città che dal 1982 è patrimonio dell’Unesco. È stato il primo blitz 430 chilometri a ovest della roccaforte di Sirte, 70 a occidente di Tripoli e a 30 dal confine con la Tunisia. Gli uomini in nero erano per lo più tunisini. L’incursione potrebbe essere una dimostrazione di forza innescata dall’arresto nella vicina Sorman, mercoledì notte, di due adepti dell’Isis, un tunisino e un libico. Mohamed al Balili, un giornalista di Sorman, ha raccontato che i due combattenti erano tornati di recente dalla Siria.
LA POLIZIA della città aveva cominciato a sorvegliare il loro piccolo appartamento nel cuore della cittadina. Mercoledì notte ha fatto irruzione nell’alloggio e ha trovato armi ed esplosivo. Gli agenti hanno arrestato i due individui e li hanno consegnati al Direttorato della Sicurezza di Sabrata. All’alba la città è stata invasa dai miliziani in nero che non hanno incontrato neppure un’ombra di resistenza. I due sono stati riconsegnati all’Isis dopo un incontro a porte chiuse tra i miliziani e i membri del consiglio comunale di Sabrata. Apparentemente gli uomini in nero si sono ritirati, anche se una fonte locale sostiene che «hanno ancora una forte presenza in città». Da mesi i media libici sostenevano che il Califfato aveva allestito campi di addestramento alle porte della città. I tunisini hanno imputato a miliziani arrivati da Sabrata le stragi del Bardo e di Sousse. Le rovine romane sono a un chilometro e mezzo dalla periferia di Sabrata. David Mattingly, docente di archeologia romana all’Università di Leicester, teme che lo spettacolare muro di scena del teatro romano e i suoi tre piani di colonne di marmo sovrapposte facciano la stessa fine della siriana Palmira.
SECONDO il Daily Telegraph a est di Tripoli i miliziani in nero si sarebbero avvicinati anche ad al Khums, non lontana dai resti quasi intatti della imponente città romana di Leptis Magna. A Bengasi una pattuglia della trentaseiesima brigata dell’Esercito libico comandato dal generale Khalifa Haftar è incappata in un agguato di milizie islamiste. Un soldato ha perso la vita. Ad Ajdabiya, circa 150 chilometri a sud, l’Isis si prepara a lanciare un attacco contro i pozzi petroliferi dell’area.
Resto del Carlino