L’Isis prepara un nuovo orrore. “C’è il rischio di attacchi chimici.”

isisDOPO le bombe al Bataclan e le sparatorie contro la gente seduta al bar o al ristorante, la Francia dovrà prepararsi adesso a un nuoto tipo di minaccia? Una frase pronunciata ieri in Assemblea nazionale dal primo ministro Manuel Valls ha fatto correre a tutti un brivido lungo la schiena. «Non possiamo e non dobbiamo escludere niente. Lo dico con tutte le precauzioni del caso, ma debbo dirlo: può esserci anche il rischio di attentati in cui vengano usate armi chimiche o batteriologiche».

PAROLE che il capo del governo francese non ha proferito a caso: la possibilità che l’Isis possa servirsi di armi chimiche è stata evocata più volte da fonti dell’
intelligence Usa e da esponenti del governo russo. «I jihadisti hanno preso possesso delle tecnologie per produrre armi chimiche e hanno utilizzato a più riprese ‘gas mostarda’ (iprite) nel corso di combattimenti in Iraq e in Siria», ha detto pochi giorni fa Mikhail Ulianov, capo del dipartimento per la non proliferazione nucleare al ministero degli Esteri russo.
«Non ho informazioni recenti su questa minaccia, evoco un’ipotesi per l’avvenire che si fonda su una constatazione realistica: gli specialisti mediorientali sanno che l’Isis cerca di dotarsi di armi chimiche per poterle utilizzare. Non parlarne sarebbe un errore da parte mia», ha commentato Valls.
Interrogata su questi spaventosi scenari, il nostro ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha detto a margine di un convegno su Italia e Nato: «Non abbiamo evidenze particolari, ma nella prevenzione non sottovalutiamo nulla».
Sta di fatto che, sabato scorso, il governo francese ha emanato un decreto, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, con il quale autorizza tutti gli ospedali a dotarsi di un antidoto alle armi chimiche: si tratta di soluzioni di atropina solfato iniettabili, efficaci contro i gas tossici, che verranno prodotte dalle farmacie dell’esercito per essere distribuite prima che inizi il vertice sul clima.

IL COP 21, cui prenderanno parte oltre cento capi di Stato e di governo e 200 delegazioni di tutto il mondo, inizierà il 30 novembre prossimo. Va ricordato che ieri l’Assemblea nazionale francese ha approvato con schiacciante maggioranza (6 voti contrari su 558) un testo che rafforza e prolunga di 3 mesi lo stato di emergenza. Sempre ieri, a Bruxelles, il direttore di Europol Rob Wainwright ha detto che «nuovi attacchi terroristici sono probabili sul territorio dell’Unione europea».

Il Corriere della Sera