Lista Falciani, un tesoro miliardario – La Stampa

Ammonta a 6,9 miliardi di dollari americani (5,6 miliardi di euro) il “tesoretto” contenuto nella lista della banca Hsbc, la cosiddetta lista Falciani (dal nome dell’ex dipendente della banca svizzera in possesso dello schedario), acquisita nei giorni scorsi dalle Fiamme gialle che la stanno spulciando per verificare l’esistenza di reati ed evasioni fiscali.

La lista, ha riferito oggi la stessa Guardia di Finanza, riguarda in particolare, 6.936 posizioni finanziarie, riferite a 2 anni (dall’1 gennaio 2005 al 31 dicembre 2006), per un totale di 5.728 contribuenti tra i quali solo 133 sono persone giuridiche (società, associazioni, eccetra) e la quasi totalità persone fisiche: 132 sono i depositi superiori ai 10 milioni di dollari Usa. Proprio tra le persone fisiche presenti nell’elenco non mancano le sorprese: se infatti, come era prevedibile, il 51% è costituito da imprenditori, il 14% da professionisti (avvocati, dentisti e giornalisti), l’11% da dirigenti d’azienda, non mancano le casalinghe – che sono il 15% – i pensionati (4,5%) e gli studenti (2%). Il 2,5% è costituito da altre categorie.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il 63% dei contribuenti è in Lombardia, l’11% nel Lazio, il 7% in Piemonte, il 4,5% in Emilia Romagna, il 4% in Veneto, il 3,5% in Toscana, il 3% in Campania come nelle Marche, il 2,5% in Trentino Alto Adige, l’1,5% in Friuli Venezia Giulia e in Liguria, lo 0,5 % in Puglia. Dopo questa prima scrematura, continua il lavoro di verifica da parte della Guardia di finanza, che di volta in volta consegnerà le informative agli uffici giudiziari territorialmente competenti. A cominciare, presumibilmente, dalla procura di Torino, che ha avviato da tempo indagini sui conti esteri di presunti evasori piemontesi ed ha chiesto per rogatoria al procuratore di Nizza, che sta indagando sui conti bancari svizzeri, la “lista Falciani” (ottenuta più speditamente dalla Gdf nell’ambito della cooperazione tra le forze di polizia Ocse).

Sempre sul versante dell’evasione fiscale internazionale è di oggi anche la notizia di un blitz di Gdf e Agenzia delle entrate nei confronti di banche e fiduciarie nazionali utilizzate da operatori italiani per movimentazioni finanziarie, molte delle quali sospette, con San Marino. Gli 007 del fisco sono entrati in sedici banche (per un totale di 78 filiali) e 2 fiduciarie italiane dislocate in sei regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio). Nel mirino degli investigatori, in particolare, intermediari nazionali già emersi nel corso di attività operative finalizzate a contrastare l’evasione fiscale internazionale, le frodi IVA “carosello” e il riciclaggio dei proventi: intermediari che sarebbero stati utilizzati da contribuenti italiani per eseguire movimentazioni finanziarie illecite destinate alla Repubblica di San Marino. Il Fisco italiano vuole in particolare accertare l’esattezza e la completezza delle informazioni che gli intermediari sono tenuti a comunicare all’Archivio dei Rapporti finanziari. L’eventuale omissione da parte delle banche farebbe scattare indagini finanziarie e verifiche. Ulteriore scopo delle indagini in corso, spiegano Gdf e Agenzia delle entrate, oltre a contestare eventuali illeciti commessi dalle banche, è l’acquisizione di ogni utile informazione per il successivo sviluppo di indagini volte a scovare evasori e recuperare i capitali illecitamente portati all’estero.