“L’Italia discrimina, andiamo in Francia”. L’Ong fa la vittima

Niente da fare per Sos Mediterranee: nonostante le forzature, l’Italia non ha concesso un porto per lo sbarco dei migranti a bordo della Ocean Viking.“L’aria è cambiata”, ha esultato Salvini, ma l’Ong non lesina critiche. Accettando il porto offerto da Parigi, Sos Mediterranee ha puntato il dito contro “il silenzio” di Roma: “A causa dell’eccezionalità della situazione, la Ocean Viking è costretta a richiedere un porto sicuro alla Francia”.

L’Ong fa la vittima

Sos Mediterranee ha reso noto che arriverà nelle acque internazionali adiacenti alla Corsica tra due giorni, il 10 novembre, e non mancano gli attacchi frontali. L’Ong, infatti, ha denunciato che questa soluzione estrema“è il risultato di un fallimento gravissimo e drammatico di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea che non sono stati in grado di indicare un Porto sicuro alla nostra nave”. Gli attivisti hanno posto l’accento sulla drammatica situazione a bordo della nave dopo venti giorni di stallo in mare –“è al limite” – con parecchie ripercussioni sulla salute dei migranti.

L’Ong ha sottolineato che i medici della nave hanno “riscontrato stati di fortissimo stress tra i naufraghi, con crescenti sintomi di ansia, depressione, insonnia e perdita dell’appetito”. Il presidente dell’Ong Alessandro Porro ha aggiunto che i migranti“stanno perdendo le ultime speranze” e alcuni di loro“hanno iniziato a manifestare l’intenzione di buttarsi in mare per la disperazione”. Il pericolo, ha ribadito, è quello di assistere a incidenti gravi in qualsiasi momento.

L’attacco al governo

Nella nota diffusa, Sos Mediterranee ha rincarato la dose nei confronti del governo italiano. L’esecutivo Meloni, infatti, ha tenuto la barra dritta, provocando parecchi malumori all’interno dell’Ong: “Il nuovo governo ha imposto un divieto discriminatorio all’ingresso della nave e questo ha costretto a rivolgersi a Grecia, Spagna e Francia”. Secondo la presidente dell’organizzazione non governativa, Sophie Beau, da parte di Roma“ci sono stati casi di gravi violazioni del diritto marittimo”.


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