
(ANSA) – BOLOGNA, 28 APR – L’arbitro Marco Serra chiede di
anticipare l’udienza davanti al Tribunale federale nazionale e
di emettere una sentenza predibattimentale di proscioglimento.
Lo spiega l’avvocato Gabriele Bordoni, a fronte del deferimento
per il suo assistito, quarto uomo della partita Cremonese-Roma
del 28 febbraio, a causa della lite con l’allenatore José
Mourinho. Ieri c’è stata la fissazione dell’udienza, per il 25
maggio.
La richiesta della difesa è motivata dal “carattere
perentorio ed insanabile del termine violati dalla Procura
Federale (non per propria colpa)”: inizialmente la Procura
federale, ha infatti sottolineato il difensore, citando il
deferimento, voleva chiedere l’archiviazione, ma la Procura
generale dello sport ha poi invitato la stessa procura federale
a “insistere” nel portare Serra al giudizio sportivo, senza
prorogare quel termine che, insanabilmente, era già scaduto.
Bordoni a riguardo segnala la presenza di giurisprudenza
delle sezioni unite della Corte federale di appello che hanno
dichiarato improcedibili azioni disciplinari, proprio per
inosservanza di quel termine.
A Serra viene contestato un “comportamento inopportuno,
ingiurioso e finanche offensivo delle parole utilizzate” nei
confronti del tecnico portoghese. “Se mister Mourinho lo vorrà,
potremo organizzare un incontro con Serra, per una stretta di
mano fra sportivi che vada oltre, nel nome del calcio e dei
valori nei quali vogliamo ancora riconoscerci”, aveva detto
l’avvocato Bordoni dopo la notizia del deferimento. Ed ora lo
ribadisce: “Serra non ha usato quelle parole, ma è dispiaciuto
per l’atteggiamento mimico imperfetto assunto in quel contesto.
Deferirlo senza prove, contro le indicazioni della Procura
Federale e violando il termine di legge è una scelta
completamente sbagliata”. (ANSA).
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