Lo slittamento della presentazione delle dichiarazioni dei redditi danneggiano lo Stato – La Tribuna

“La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio rende noto che, nell’ambito della rettifica del Decreto Legge 1° giugno 2011 n. 92 sono stati apportati alcuni emendamenti volti a una ulteriore proroga dei termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e del versamento delle relative imposte”. Il calvario imposto dal nuovo applicativo per la dichiarazione dei redditi in via informatica sta facendo fare brutte figure alla politica, in particolare alla Segreteria di Stato alle Finanze, ma soprattutto impedisce di avere la certezza di dati la cui conoscenza è strategica per definire il futuro del bilancio dello Stato. Il continuo spostamento dei termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e giuridiche infatti impedisce non solo allo Stato di incassare i conguagli che erano previsti per giugno/luglio, ma anche di definire con certezza quale sarà il gettito delle imposte dirette e così di sapere quale sarà il deficit per il 2010. Sono tante infatti le imprese che hanno chiuso i battenti, tantissime quelle che hanno chiuso il 2010 in passivo e quindi non verseranno Igr anzi richiederanno di essere rimborsate degli acconti versati, fino ad arrivare alle istituzioni bancarie e finanziarie, che in passato hanno sostenuto il buon andamento del gettito delle imposte dirette, ma che a partire dal 2010 vedono un consistente ridimensionamento, a partire dal più grande contribuente rappresentato dalla Cassa di Risparmio che nel 2010 non pagherà imposte avendo chiuso il bilancio in passivo. Sulla base della mancanza di questo dato cruciale per le sorti del bilancio dello stato non si capisce come possano essere diffuse informazioni positive sui deficit di bilancio tanto da ricordare che la chiusura sarà di circa 30 milioni di euro inferiore al preventivato di 70 milioni. Già il bilancio pubblico 2010 contiene un dato sfalsato rispetto agli anni precedenti derivante dalla doppia registrazione degli acconti di imposta e dei conguagli relativi a due esercizi, ma il saldo del deficit non è ancora prevedibile in quanto le dichiarazioni dei redditi sono indispensabili per capire l’andamento della voce più importante di entrata. Intanto dalle Finanze rendono noto che :”I nuovi termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi, per il versamento dell’imposta a conguaglio e del primo acconto dovuto dagli operatori economici è fissato al 10 settembre”. Ma non è finita perchè per chi non deve effettuare conguaglio o effettuare compensazione con altri crediti di imposta: ” La presentazione della dichiarazione può avvenire in deroga sino al 30 di settembre senza l’applicazione di alcuna sanzione”.

La Tribuna – R.E. (GI– USEPPE MARIA MORGANTI)