Quasi tutti sono d’accordo che Draghi sia meglio di Conte per gestire il Recovery Plan. Adesso.
Sono gli stessi che stavano tutti con Conte e avevano escluso Draghi.
Ieri.
Hanno tutti, o quasi, mangiato le veline di Casalino, mattina e sera, sulla idiozia “delle poltrone”. Ma sanno parlare solo di poltrone. Si eccitano.
Eiaculazioni precoci. Perché non ci prendono mai.
Per esempio, è stato massacrato Renzi per le poltrone. Ora, Renzi, con la vicenda del rinascimento arabo, ha dimostrato di essere, ancora una volta, il peggior nemico di se stesso, ma la questione delle poltrone non è vera.
Bisogna dire la verità. È l’unico che le ha lasciate. Ed è quello che con il governo istituzionale avrà meno spazio di potere.
Punto.
Ed è quello, che più di chiunque altro, contro tutti quelli che dicevano “ Conte o morte”, ha voluto Draghi.
Punto.
Il “meno popolare” degli italiani ci ha regalato quello che è già, il più popolare fra gli italiani.
E che ci salverà.
Ne sono convinto.
Punto.
E quando i duri( una volta) e puri( una volta, forse) dei 5 stelle, dicono che il governo deve essere politico dicono una cosa chiara: non vogliamo lasciare i ministeri( le “poltrone”).
Perché questa è una idiozia, che i “commentatori politici”, non capiscono.
Il Governo Draghi sarà un governo politico a prescindere.
Perché è in atto una grande, enorme, fondamentale, operazione politica.
Di Mattarella e dell’Unione Europea.
Una operazione di salvataggio dell’Italia, per non destabilizzare l’Europa.
E per combattere i populismi, nella nazione con il più alto tasso di populismo.
Di destra e di sinistra.
Punto.
Sergio Pizzolante
