“Sono all’Ave Maria”. Così il direttore dello Stradone, Paolo Forcellini, saluta i lettori comunicando che per un po’ non publicherà più la storica rivista attiva da 13 anni. Anche se annuncia che “fermo non starò” e che “accenderò altre luci” per ora “spegne il mensile” riconoscendo allo Stradone “che non fu un nulla” ma la scrittura che ha riportato in questi anni ha premuto “su tasti intinti nel sentimento del tempo.
Della Repubblica com’era. Dei sammarinesi cosa dicevano. Del centro storico come brillava. Della sua ‘storicità ignuda’. Della plastica che non invadeva. Delle luminarie ‘baraccone’ che nessuno accendeva. Del turismo, che non c’è più”.
Circa 200 edizioni con cui “lo Stradone” ha “dato anche voce ai silenzi. Ha commemorato esempi di cittadini senza macchia e senza paura. Ha rimpianto i buoni inizi della stagione dell’oro ed ha vituperato il ripetersi penoso di malaffare, già della stagione del disdoro! E mentre si scriveva altri ci hanno – e m’hanno – aiutato perché scrivere potessimo. Ci hanno aiutato a decurtare i costi editoriali e ad aumentare ridenti ma incisive censure! E perciò e di nuovo, mentre chiudo apro…. ai doveri della gratitudine”.
Tra i ringraziamenti anche un po’ a sé stesso per aver percorso “un bellissimo stradone con luci, d’intorno, di consensi e qualche rimprovero… com’è giusto dopotutto”. Il suo saluto termina con l’invito a tutti di “stare bene” e un arrivederci “Ad meliora”.
Come redazione di San Marino oggi non possiamo che unirci al ringraziamento verso questa voce anche critica che ha dimostrato un profondo amore e attaccamento per “questi quattro sassi”, augurandoci che riprenda a “cantare” quanto prima. San Marino Oggi