• Screenshot
  • L’omaggio in un nome, ‘mi chiamo Diegoarmandomaradona’

    (ANSA) – ROMA, 25 NOV – Si chiama Diego Armando Maradona di
    nome, – “senza la virgola”, dice – e Mollica di cognome ed è uno
    dei tantissimi nati negli anni napoletani dell’argentino. “Mio
    padre Antonio è un malato del Napoli, un tifoso sfegatato e
    quando, nel 1985, sono nato non ha avuto dubbi, mi dovevo
    chiamare come lui, il pibe de oro. Pensi che voleva anche che
    Maradona mi battezzasse e si piazzo’ sotto casa sua in via
    Scipione Capece, a Posillipo, fino a quando non lo incontro’.
        Arrivarono anche i carabinieri. Oggi è una giornata tristissima
    per tutti noi. La scomparsa di Diego è un dolore che ti lascia
    senza fiato, senza parole”.
        Diego Armando Maradona Mollica ha 35 anni e fa il pizzaiolo a
    Boscoreale, uno dei paesi dell’area vesuviana. Stasera è al
    lavoro. “In Campania c’è la zona rossa, lavoriamo solo con le
    consegne a domicilio e l’asporto – racconta al telefono con
    l’ANSA – ma non riesco a non pensare a lui, a Maradona. E’ stato
    unico, inimitabile. Ci ha regalato anni di emozioni uniche”.
        I due Diego Armando Maradona si sono conosciuti nel 2007,
    grazie ad una trasmissione televisiva. “L’ho potuto incontrare
    ed abbracciare al ‘Treno dei desideri’, la trasmissione di
    Antonella Clerici – racconta Diego Armando Mollica – è stata
    un’emozione fortissima, indescrivibile”.
        Un nome ingombrante “più dal punto di vista burocratico”,
    dice. “Mi è capitato di avere qualche noia in banca, ma niente
    di insuperabile. Per il resto sono onorato di portare questo
    nome e glielo dico davvero in lacrime”. (ANSA).
       


    Fonte originale: Leggi ora la fonte