Lombardi (PDL): altrove si valorizza, a Rimini il commercio del centro muore

Città come Firenze, Cagliari, Varese o Cremona si impegnano per rilanciare il commercio dei centri storici. A Rimini, invece, l’Amministrazione lo penalizza a favore della grande distribuzione.

A rilanciare l’accusa è Marco Lombardi, coordinatore provinciale del PDL, che cita i casi di alcuni capoluoghi ‘virtuosi’ per rimarcare invece le colpe dell’amministrazione riminese, che con colpevole ritardo cerca di correre ai ripari.

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L’intervento di Lombardi:

L’ennesima chiusura di un negozio storico di Via Garibaldi (il negozio di tessuti Candicci, ndr), credo sia un segno inequivocabile della crisi che ha colpito negli anni il nostro centro storico, sia per quanto riguarda il settore abitativo che quello commerciale. Una ulteriore cattiva notizia, è costituita dal fatto che, come sempre accade nella nostra città, gli Amministratori che hanno creato i guai sono poi gli stessi che si stracciano le vesti e propongono soluzioni per risolverli.

La politica dissennata di questi ultimi dieci anni non solo a favore della grande distribuzione ma soprattutto contro i commercianti del centro storico, ha prodotto un impoverimento del tessuto commerciale del centro e conseguentemente anche un abbandono delle abitazioni. La carenza di parcheggi, l’accanimento sulle multe ai cittadini per fare cassa, la cronica arretratezza in tema di arredo urbano, l’indifferenza dell’Amministrazione rispetto agli eventi per rianimare il centro, hanno poi fatto il resto.

Quindi che di fronte alle continue chiusure di esercizi commerciali, oggi ci si accorga del problema è un bene, che si voglia correre ai ripari ci fa piacere, ma che il pallino di tutto ciò sia in mano ai “carnefici” del centro storico certamente ci preoccupa.

Del resto poi, mentre da noi non si è fatto nulla, in questi anni altrove i Comuni sono corsi ai ripari.

Come dimostra una recente indagine del Sole 24 Ore: a Cagliari 25 piccole aziende commerciali del centro storico hanno beneficiato di fondi da 15.000 a 30.000 euro per la loro riqualificazione; a Firenze il Comune ha ristrutturalo un edificio storico creando 30 laboratori affittati poi a prezzo calmierato ad altrettanti laboratori orafi; a Varese è stato lanciato un progetto di distretto commerciale “Centro Storico” con un investimento di 1,75 milioni di euro finanziato al 50% dalla Regione, al 25% dal Comune e al 25% dai privati; a Cremona i negozi del centro stanno beneficiando di una cospicua riduzione di tutte le tasse locali.

Come si vede le idee non mancano ed altrove trovano le gambe per trasformarsi in realtà. Da noi invece i soldi dei commercianti per potenziare il servizio dei Vigili contro l’abusivismo si trasformano in multe per i clienti che non trovano parcheggio ed i soldi messi a disposizione da Coopsette per un parcheggio nel centro storico, si trasformano in rotatorie.