L’ATTENTATO nella metropolitana di Londra, in cui sono state accoltellate due persone, sarebbe di stampo terroristico. Lo ha confermato ieri Scotland Yard, che ha arrestato un uomo di colore, di 29 anni, dopo l’incidente di sabato sera nella stazione di Leytonstone, nel nord-est della capitale vicino al capolinea della Central Line, descrivendolo però come un «lupo solitario». La Metropolitan Police, che ieri ha interrogato l’aggressore, ha dichiarato: «In base alle informazioni raccolte e alle nostre indagini fino a questo momento, trattiamo l’accaduto come un attentato terroristico». Gli agenti ieri hanno perquisito l’appartamento dell’uomo, nell’est di Londra, trovandovi materiale che proverebbe un «movente terroristico». Inoltre, sarebbero diversi i testimoni dell’attacco che confermano di aver sentito l’uomo urlare: «Questo è per la Siria» e «Del sangue verrà versato». L’attentatore avrebbe poi accoltellato un uomo di 56 anni in modo grave e un giovane ingegnere, ieri acclamato come un eroe, che ha riportato una ferita superficiale alla gola.
David Pethers, di 33 anni, stava scendendo gli scalini della fermata di Leytonstone quando si è trovato davanti la prima vittima dell’attentatore, un musicista di 56 anni, a terra in una pozza di sangue. «Quello che ho visto mi ha sconvolto. C’era uomo per terra tutto insanguinato e un altro che urlava qualcosa sulla Siria, con un coltello in mano. Stava per esserci un’altra vittima, quando io e un’altra persona siamo saltati addosso all’aggressore. Nella colluttazione mi ha accoltellato alla gola. Sanguinavo tantissimo ma non sentivo nulla. Mi sono di nuovo lanciato addosso a lui e poi è arrivata la polizia, che gli ha sparato quattro volte con la pistola taser e l’ha arrestato».
LA POLIZIA ha confermato che intende utilizzare più agenti nelle stazioni ferroviarie e della metro nel periodo natalizio, mentre il livello d’allarme nazionale rimane «grave», ovvero «un attacco è altamente probabile».
Resto del Carlino