Longiano, raduno clandestino costato la vita a un ragazzino di Cesenatico: ascoltato il 15enne sopravvissuto allo schianto

Mentre la comunità di Cesenatico continua a piangere la perdita di Manuel Budini, il sedicenne deceduto sabato notte in un drammatico scontro tra scooter e un’auto, le indagini su quanto accaduto nella zona artigianale di Ponte Ospedaletto entrano in una fase cruciale. Ieri, mercoledì 23 luglio, è stato ascoltato per la prima volta il 15enne rimasto gravemente ferito nell’impatto che ha provocato la morte dell’amico.

Immagine tratta da servizio video di Teleromagna

Il giovane ha fornito ai carabinieri di Longiano la propria versione dei fatti sull’incidente avvenuto alle 23:30 in via Berchet, all’incrocio con via Guido Rossa. Le sue dichiarazioni verranno ora confrontate con quelle dell’automobilista coinvolto – un ragazzo del posto, attualmente indagato per omicidio colposo – e con i racconti degli altri minorenni presenti quella sera. Gli inquirenti stanno inoltre raccogliendo elementi dai social network e dalle telecamere di sicurezza della zona per ricostruire l’intera dinamica.

Intanto, sul fronte giudiziario, non è ancora arrivato il nullaosta della magistratura per i funerali del sedicenne. La procura, guidata dal pm Emanuele Daddi, attende i risultati dell’ispezione cadaverica svolta ieri all’obitorio dell’ospedale Bufalini. Saranno i riscontri del patologo a determinare se sarà necessaria anche un’autopsia.

In piazza Costa, cuore della vita giovanile di Cesenatico e ritrovo abituale del gruppo di amici della vittima, è comparso uno striscione in ricordo di Manuel. Un gesto che testimonia il dolore di un’intera generazione colpita da una tragedia che ha lasciato il segno.

Manuel Budini – Immagine tratta da servizio video di Teleromagna

Il tema della sicurezza giovanile è tornato prepotentemente al centro del dibattito, anche grazie alle parole di Michele Fratellanza, segretario del SIAP ed ex presidente di quartiere a Longiano. Secondo lui, quanto accaduto non può essere ridotto a una semplice fatalità: è il risultato di anni di mancanze e silenzi da parte delle istituzioni locali, che non hanno saputo intercettare i bisogni delle nuove generazioni. Fratellanza ha sottolineato come la chiusura degli spazi aggregativi e la trasformazione di luoghi pubblici in ambiti esclusivi abbiano alimentato un vuoto culturale e sociale che i giovani cercano di colmare in modo autonomo – spesso attraverso comportamenti rischiosi.

L’ex presidente ha quindi avanzato tre proposte per invertire la rotta: aprire i campi sportivi con accesso libero in convenzione con le società locali, creare uno spazio giovanile autogestito, e istituire un consiglio comunale dei giovani dotato di un budget proprio. Secondo Fratellanza, questa tragedia può e deve trasformarsi in un punto di svolta, un’occasione per ripensare il ruolo della comunità nei confronti dei propri ragazzi.

Domani, venerdì 25 luglio, potrebbe arrivare un primo segnale concreto, con nuovi sviluppi dalle indagini o il via libera per l’ultimo saluto a Manuel. Nel frattempo, Longiano e Cesenatico restano unite nel dolore e nella riflessione su come evitare che una notte come quella di sabato si ripeta ancora.