L’opera curata da Elisabetta Righi-Iwanejko per la Fondazione Fiera Milano

Elisabetta Righi-Iwanejko“La nostra economia deriva dalla terra”. Questa frase pronunciata da Jean Monnet, uno dei padri dell’Europa, rappresenta ancora oggi uno degli aspetti primari dell’edificazione comunitaria. Perchè da sempre l’agricoltura è l’elemento base della nostra economia. Agricoltura che per decenni è stato il collante dell’idea di un’unione economica a livello continentale, prima che venisse istituita la moneta unica, l’euro nel 1998. Un fil rouge a cui si riconduce indubbiamente il volume “Alimentazione e Società”. L’opera di Antonio Molino curata da Elisabetta Righi Iwanejko e pubblicata dalla Fondazione Fiera Milano documenta un secolo di storia attraverso le Esposizioni Universali e le manifestazioni ospitate dalla Fiera di Milano. Un libro che costituisce un patrimonio inestimabile di storia e testimonianza dell’evoluzione del processo alimentare a livello industriale e sociale. Alle nostre latitudini il valore della terra ha antiche radici. Ai tempi dei romani avevano il civis, cittadino, che curava il suo pezzo di terra e lo proteggeva come legionario, soldato. L’avvento dell’Impero ha favorito lo sviluppo rurale. Le conquiste dei Cesari hanno determinato la nascita dei cosiddetti “granai dell’Impero” in Sicilia, Africa, Spagna, Germania. Ancora la terra ha caratterizzato il consolidamento dell’Unità d’Italia con le prime riforme agrarie. L’inizio del ventunesimo secolo ha soprattutto incanalato il settore agricolo verso la modernizzazione. Una fase contrassegnata dalla seconda industrializzazione e dallo spostamento dalle campagne alle città. Un passaggio che negli anni sessanta cambiò profondamente la società cinese. Segnali incontrovertibili dell’importanza dell’agricoltura nel sistema economico globale. La stagnazione che affossò definitivamente il comparto … continua a leggere