L’organizzazione mondiale delle dittature … di Sergio Pizzolante

Se non hai occhi per vedere non vedi.
L’uomo che più di tre anni fa ha sconvolto il mondo invadendo un paese libero, l’Ucraina, attaccando l’Europa come il male dei mali e l’America pre Trump come un modello di democrazia putrescente, nel nome della democrazia illiberale, oggi è in trionfo a Shangai.
In casa del Paese che è governato da una dittatura comunista ferrea, comandata da un dittatore a vita. A vita.
E questo mentre minaccia l’Europa tutta.
Putin era stato messo dall’Occidente( prima di Trump) nell’angolo della storia, a Shangai, lo si dichiara pure con spavalderia, si vuole rovesciare l’angolo della storia. A sfavore dell’Europa.
Con Trump sul balcone.
Putin, con Shangai, ha vinto, pur non avendo vinto la guerra.
Voleva prendersi l’Ucraina, dopo la Crimea e la Cecenia e altro ancora, in due giorni e invece sta ancora lì a inserire carne umana russa nel trituratore della guerra, duecento mila persone ad oggi.
Eppure è in trionfo a Shanghai.
In Russia chi non è d’accordo è morto o in galera, eppure è in trionfo a Shangai.
Perché è in trionfo a Shangai?
Perché è in guerra con noi.
Non può fare la pace perché è lo strumento di guerra.
Per un mondo vasto.
Con buona pace dei pacifisti. Cretini o a pagamento che siano.
Perché è capace di mandare al massacro duecento mila persone e di massacrarne altre 100 mila dall’altra parte.
E perché è capace di uccidere e sbattere in galera chi non è d’accordo. In casa sua.
Cioè, quel che per noi è un disvalore diventa valore nell’angolo rovesciato della storia.
Un modello.
E’ una economia piccola quella russa, dentro la l’organizzazione mondiale delle dittature.
Che ormai sono un quarto dell’economia mondiale. Piccola.
Ma Putin ha un ruolo più grande.
Perché quella non è una alleanza economica, non solo, è una alleanza politica strategica.
Che ha uno scopo: ribaltare il senso della storia.
Dichiarare finiti i modelli democratici.
Affermare le dittature come modello maggioritario e vincente.
Qual è il ruolo di Putin in questa armata?
E’ la faccia feroce del nuovo regime o aspirante tale.
E’ quello che fa il lavoro sporco.
Quello che dichiara, sfrontatamente, la guerra alle democrazie, cosa che la Cina non può fare direttamente perché ha uno scambio commerciale di 1.2 mila miliardi con le democrazie.
E’ quello che costruisce le fabbriche della disinformazione e delle fake per incidere sui processi democratici delle democrazie.
E’ quello che usa quelle fabbriche per destabilizzare le aziende concorrenti della Cina nel mondo.
E’ quello che penetra, pagando, giornali e televisioni in Europa.
E’ quello che costruisce insediamenti militari intorno all’Europa per esserci “vicino”.
E’ quello che ha cercato di controllare la Siria e l’Iran, come strumento di pressione violenta sul mondo arabo che dialoga con l’Occidente.
Tutto quello che Xi non può fare. Direttamente.
Questo è.
Noi dormiamo.
Nonostante tutto questo sia ormai evidente,molti non vedono.
E pensano che se un po’ di ucraini diventano russi non sia poi un gran problema. Anzi, anzi, i più cretini pensano che poi, in fondo, questi ucraini, russi sono.
Loro combattono per non diventare russi, per essere liberi, noi gli ridiamo in faccia.
A Shangai ci dichiarano guerra e noi chiediamo gli occhi.
Miserabili.