Lotta allo smog, da Falconara a Senigalli statale bloccata: veicoli dirottati sull’A14

Statale Adriatica off-limits a camion e veicoli inquinanti dal confine nord di Senigallia fino al confine sud di Falconara, e Comuni coalizzati per ottenere a prezzi scontati i cartelli stradali che delimitano le zone interdette.

È quanto deciso ieri in un summit tra i sindaci Maurizio Mangialardi di Senigallia, Liana Serrani di Montemarciano, Goffredo Brandoni di Falconara, Daniela Montali di Chiaravalle, Paolo Tittarelli di Camerata Picena, oltre al commissario di Monte San Vito Grazia Branca, cui ha partecipato l’assessore provinciale all’Ambiente Marcello Mariani.

L’incontro, unico esempio di tavolo condiviso nella Provincia di Ancona, ha permesso di attuare provvedimenti simili in aree limitrofe, creando una sinergia tra i Comuni della bassa Vallata dell’Esino per affrontare il tema delle polveri sottili, in ottemperanza all’accordo di programma con la Regione Marche. Tra i punti più controversi, quello appunto della regolamentazione lungo la Statale 16, che alla vigilia del summit alcuni sindaci volevano lasciare senza limitazioni e altri volevano interdire ai mezzi più inquinanti.

L’incontro, promosso da Brandoni e svoltosi nella sede comunale di Montemarciano, ha invece permesso di adottare provvedimenti omogenei con il divieto di transito a mezzi pesanti e veicoli diesel Euro 0, 1 e 2 su tutto il tratto di Statale che attraversa i Comuni interessati, che i sindaci considerano l’arteria più congestionata da categorie di veicoli particolarmente inquinanti.

Camion e auto diesel pre Euro 3 saranno quindi dirottati verso l’Autostrada A14, ma saranno concesse deroghe ai veicoli che, pur rientrando nelle limitazioni imposte dalla Regione, trasportano almeno tre persone. I Comuni vogliono così incentivare il car-pooling. Oltre alle limitazioni alla circolazione, i provvedimenti comuni alle 6 amministrazioni prevedono anche la temperatura massima consentita per gli edifici pubblici, privati (al massimo 20 gradi) e quelli adibiti ad uso industriale e commerciale (dove la temperatura non dovrà andare oltre i 18 gradi).

I divieti (8,30-12 e 14,30-18) dovrebbero scattare tra la fine della prossima settimana e l’inizio della settimana successiva, il tempo necessario per acquistare i nuovi cartelli di divieto e organizzare i controlli della polizia municipale. Proprio per reperire segnali stradali a prezzi scontati rispetto a quelli proposti dalla Regione, i Comuni hanno deciso di unirsi per trattare l’acquisto con fornitori meno ‘esosi’. I controlli comporteranno un forte dispendio di risorse per i Comuni, ma saranno davvero salate le sanzioni previste per gli automobilisti trasgressori: si va da 155 a 624 euro.

Fonte: Il resto del Carlino