31 ?????? 1960
Anche quella sera, io e Marzio (Cesarini) eravamo andati al Savioli, per vedere se “imbarcavamo qualcosa”, come si diceva in quegli anni.
Di solito ci sedevamo nel lato sud del giardino, vicino “all’ampio salone coperto” come era descritta nelle locandine, a fianco di “ricchi premi e cotillons”, la sala nella quale i clienti del Savioli Dancing si rifugiavano in caso di maltempo.
Avevamo notato, abbastanza vicino, un tavolo con tre ragazze, due more ed una biondina che mi aveva colpito per un viso originale e sbarazzino, ed avevamo pensato di cominciare la serata da lì.
E quindi, come si usava fare, alla prima nota dell’orchestra, per vincere sullo scatto eventuali concorrenti, con un passo che doveva essere veloce per arrivare primi, ma anche elegante, sennò il Savioli non ci avrebbe tollerato, puntiamo su quel tavolo, io sulla biondina e Marzio su una mora.
E sfoggiando un sorriso ammaliatore ed un inglese un po’ romagnolizzato, chiediamo loro un ballo ; entrambe ce lo hanno concesso.
Ed oggi, dopo 60 anni, Marzio è salito in cielo, la “sua” mora vive in Canada, ed io e quella biondina, ringraziando Dio, stiamo ancora ballando insieme.
Grazie, Val.
Lucio Amati