
La Commissione europea lancia la fatturazione elettronica per le imprese che operano oltre i confini nazionali nell’Ue. Il nuovo sistema di rendicontazione introduce la comunicazione digitale in tempo reale ai fini dell’Iva per intensificare la lotta contro le frodi, in particolare quelle cosiddette ‘carosello’. Il passaggio alla fatturazione elettronica, stando alle stime Ue, contribuirà a ridurre le frodi Iva fino a 11 miliardi di euro all’anno e ad abbattere i costi amministrativi e di conformità per le aziende europee di oltre 4,1 miliardi di euro all’anno nei prossimi dieci anni. Nel 2020 i Paesi Ue hanno perso 93 miliardi di euro di gettito Iva, un quarto dei quali può essere attribuito direttamente alla frode. E’ la stima diffusa dalla Commissione Ue nel suo pacchetto per modernizzare e migliorare il funzionamento del sistema dell’imposta sul valore aggiunto per le imprese. “Queste perdite sono chiaramente dannose per le finanze pubbliche”, evidenzia Bruxelles, indicando che le azioni proposte oggi, come la fatturazione elettronica, “aiuteranno gli Stati membri a raccogliere fino a 18 miliardi in più di gettito Iva all’anno”. La Commissione Ue lancia nuove regole di trasparenza fiscale per tutti i fornitori di criptovalute: indipendentemente dalle loro dimensioni o dalla loro ubicazione, saranno obbligati a segnalare tutte le transazioni dei clienti residenti nell’Ue. “Le autorità fiscali attualmente non dispongono delle informazioni necessarie per monitorare i proventi ottenuti utilizzando cripto-asset, che possono essere facilmente scambiati oltre confine. Ciò limita fortemente la loro capacità di garantire che le tasse siano effettivamente pagate” portando “i cittadini europei” a perdere “importanti entrate fiscali”, evidenzia Bruxelles.
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