La Commissione Pesca del Parlamento europeo ha respinto l’obiezione presentata da alcuni eurodeputati spagnoli contro la deroga che consente la raccolta delle vongole di 22 millimetri nell’Adriatico. Il voto si è concluso con un netto risultato: solo 3 favorevoli all’obiezione e 22 contrari. La decisione proroga di altri quattro anni una misura fondamentale per i pescatori italiani, in particolare per quelli delle coste marchigiane e romagnole, dove la pesca delle vongole rappresenta un pilastro economico e occupazionale.
Un provvedimento decisivo per le marinerie dell’Adriatico
La deroga permette di pescare vongole leggermente più piccole rispetto ai 25 millimetri stabiliti dal regolamento europeo, una differenza che per le flotte locali è determinante per la sopravvivenza del settore. Le caratteristiche del mare Adriatico, infatti, rendono difficile il raggiungimento della taglia standard europea, e la deroga riconosce la specificità ambientale e biologica dell’area.
L’eurodeputato marchigiano Carlo Ciccioli (Ecr-FdI) ha parlato di “una grande vittoria per l’Italia e per le comunità costiere dell’Adriatico”, spiegando che la fermezza della delegazione italiana è stata decisiva per ottenere il via libera. Secondo Ciccioli, il voto, inizialmente rinviato, è stato poi rimesso all’ordine del giorno proprio grazie alla pressione esercitata dai rappresentanti italiani, ribaltando le previsioni di chi puntava a bloccare la deroga.
Impatto su economia e lavoro locale
Per i pescatori di Marche e Romagna, la conferma della deroga significa continuità del lavoro e stabilità economica in un comparto che da anni affronta difficoltà legate alle normative europee e al calo della produttività. La misura tutela centinaia di posti di lavoro legati non solo alla pesca, ma anche all’intera filiera dei molluschi e bivalvi, dalle cooperative ai mercati ittici.
Ciccioli ha sottolineato che il provvedimento si basa su dati scientifici della Commissione europea, i quali dimostrano che la raccolta di vongole di 22 millimetri non compromette l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Italia unita in Europa
Il voto in Commissione Pesca, spiega ancora l’eurodeputato, dimostra che l’Italia è in grado di difendere i propri interessi quando agisce in modo coeso. “Il lavoro di squadra tra gli eurodeputati italiani e gli organismi nazionali di settore ha permesso di ottenere un risultato concreto per le nostre marinerie”, ha commentato.
La decisione europea restituisce così ossigeno a un comparto identitario dell’Adriatico, che trova nelle coste di Marche e Romagna il cuore pulsante di una tradizione secolare.