Luigi de Magistris ha dovuto lasciare la magistratura per le indagini che stava conducendo sugli intrecci tra criminalità e politica. E’ stato eletto in Europa con il più alto numero di preferenze da chi, grazie alla Rete, conosceva la sua storia. Ora è Presidente dellaCommissione di controllo del Bilancio dell’Unione Europea. Una carica molto importante dalla quale può mettere fine allo spreco degli investimenti europei in Italia. Forse, per il Sistema, per l’Antistato, era meglio lasciare che concludesse le sue inchieste. Chi segue il blog ha contribuito in modo determinante alla sua elezione e ha diritto a un’informazione sulle sue attività. Luigi de Magistris è un nostro dipendente all’estero in missione speciale. I suoi risultati saranno riportati con cadenza regolare sul blog. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
Intervista a Luigi de Magistris:
Blog: Luigi de Magistris, da Presidente della Commissione di controllo del Bilancio dell’Unione Europea, quale è il contributo per una corretta destinazione delle risorse dei contribuenti europei?
Luigi de Magistris: tante cose: stiamo lavorando affinché i finanziamenti pubblici non finiscano più nelle tasche dei predatori delle risorse pubbliche, ossia di coloro che hanno preso i soldi, li hanno dati ai politici corrotti, a imprenditori che se li sono messi in tasca e dei professionisti loro amici, che hanno portato i soldi all’estero con le fiduciarie e che poi sono tornati anche nelle tasche dei partiti. Stiamo lavorando soprattutto per rafforzare il contrasto alle frodi attraverso un migliore funzionamento dell’Olaf, l’ufficio antifrode, abbiamo contatti diretti con la Commissione Europea affinché accresca la sua capacità di controllo preventivo e successivo, i segnali sono molto forti: faremo quattro missioni molto importanti in Grecia, Ungheria, Croazia e Italia dove andremo in Lombardia per verificare l’Expo, in Abruzzo per i fondi del terremoto e in Campania e in Calabria, due tra le regioni dove ci sono state le principali forme di massacro delle risorse pubbliche e delle risorse comunitarie. L’Italia è ancora maglia nera da questo punto di vista, però stiamo portando avanti discorsi importanti che renderanno più efficace il contrasto, anche attraverso l’entrata in vigore, speriamo nel più breve tempo possibile, della Procura Europea, cioè del Pubblico Ministero europeo, sul quale sto lavorando anch’io, farò un grosso evento a maggio probabilmente a Roma, perché il Pubblico Ministero europeo si dovrà occupare, tra l’altro, di riciclaggio del denaro sporco, di lotta al terrorismo, di lotta alle mafie, di lotta alle corruzioni, di lotte alle truffe all’Unione Europea.
Blog: Una delle parole che lei ha usato spesso nel denunciare il malaffare che ha scoperto in Calabria era il drenaggio delle risorse comunitarie, che avveniva con strumenti apparentemente legali, quali la costituzione di società e i progetti con la connivenza degli amministratori regionali: è una dinamica che si è riscontrata anche in altri contesti dell’Unione Europea, o tutta italiana?
Luigi de Magistris: E’ un sistema criminale in cui l’Italia eccelle, c’è un laboratorio criminale, o politico /criminale, politico /economico /criminale, come lo vogliamo chiamare, che opera non solo non nel Sud Italia, ma anche al Centro Nord. Questo si riscontra anche in altri Paesi: si stanno accertando fatti molto seri nei Paesi dell’ex blocco sovietico, mi riferisco in particolare alla Bulgaria, ma non solo, altri casi gravi sono stati riscontrati in Spagna, nella stessa Inghilterra, si fanno verifiche molto significative nello stesso Belgio, nelle istituzioni europee. Per esempio, la Corte dei Conti ci segnala violazioni gravi in materia di appalti, anche con riferimento agli edifici pubblici europei. Il problema della corruzione non è solamente italiano, ma è una emergenza europea e su questo sto cercando di dare – i primi segnali sono molto buoni – indicazioni e direttive molto precise alla Commissione che presiedo, in virtù della mia pregressa esperienza di magistrato, in cui mi occupavo di queste cose.
Blog: Significa che, se c’è bisogno di un Procuratore europeo, si ammette la scarsa indipendenza di chi lavora sul campo, o le difficoltà e le pressioni che riceve dal potere politico?
Luigi de Magistris: No, il discorso è che ormai il crimine organizzato, le corruzioni, queste metodologie criminali superano i confini nazionali e non è più sufficiente l’intervento delle sole magistrature nazionali, anche perché accade che alcuni Paesi, come l’Italia, rendono sempre più difficili gli accertamenti di cooperazione con gli altri Paesi: basta vedere la vergogna dello Scudo Fiscale, che introduce il riciclaggio di Stato facendo rientrare denari illeciti dall’estero nel nostro Paese, il Pubblico Ministero Europeo consente di investigare su alcuni crimini a livello europeo. Certo, è importantissimo – e su questo stiamo lavorando, proprio per questo c’è un impegno legislativo, culturale e politico affinché – che il Pubblico Ministero Europeo sia indipendente, cioè che il Pubblico Ministero Europeo non dipenda dai governi, non dipenda dalla Commissione e non dipenda dal Parlamento, ma sia un Pubblico Ministero autonomo e indipendente che dia garanzie assolute nel controllo della legalità a 360°.
Blog: Prima di diventare parlamentare europeo lei andò in visita proprio al Parlamento europeo e denunciò la situazione calabrese, ci fu uno sbigottimento quasi totale di molti suoi colleghi stranieri. Oggi c’è più consapevolezza del dramma italiano?
Luigi de Magistris: Ci andai nel novembre del 2007 con Beppe Grillo e Marco Travaglio: fu un incontro molto interessante. Adesso ho solo portato la mia esperienza, sto facendo comprendere come quei temi, di cui parlai all’epoca in un incontro che durò tre ore, con il lavoro quotidiano politico, istituzionale e formale. Sto portando elementi, documenti e il fatto che le mafie siano un’emergenza europea, mondiale, che, attraverso le frodi europee, si sia creato un sistema criminale che mette insieme politici, imprenditori, professionisti e la mafia dei colletti bianchi. In Europa c’è una grande sensibilità su questi temi, io sono convinto che dall’Europa verrà un forte segnale di cambiamento, perché ce lo chiede la popolazione, i cittadini dell’Unione Europea chiedono un sempre maggiore contrasto alle frodi e alla corruzione, perché si tratta, in fin dei conti, dei denari di tutti i contribuenti dei 27 Paesi dell’Unione Europea. Cerco di comunicare anche sul blog, www.luigidemagistris.it. Credo che siano fondamentali la comunicazione e l’informazione, l’ho detto anche in campagna elettorale; dobbiamo raccontare a tutti i cittadini non solo italiani il nostro lavoro che in modo trasparente, anche per avere contributi: a me piace molto spiegare quello che sto facendo, ma anche ricevere un contributo da parte dei cittadini, perché non sono un tuttologo e avere dei suggerimenti per me è molto importante.