L’ultima di Conte … di Sergio Pizzolante

Il commento al voto di Conte è esilarante: non staccheremo la spina al Governo per tornaconto elettorale. Dice.
2 per cento. Bel tornaconto.
Pensavo che a sparare balle Salvini fosse irraggiungibile.
Ma Conte mi smentisce sempre.
Mi ricordo quando i grillini entrarono in Parlamento.
Donne con le canottiere e le infradito.
Uomini con i sandali e le giacche tirate fuori dal baule dei nonni, dallo scantinato di una casa priva di ferro da stiro.
Ragazzotti al primo lavoro, che si tagliavano lo stipendio( per finta) per guadagnare( in realtà) dieci, cento volte, più di prima.
Quando parlavano ci veniva da ridere.
Poi loro sono diventati ministri e noi a casa.
È il popolo bellezza.
Dovevano cambiare il mondo.
Da soli.
Poi Conte si è dato a tutti.
Lui vestito alla Fg, il più bel negozio di Roma, il più costoso, ma che sembra un manichino della Standa.
Un modello per i ragazzotti che hanno dismesso canottiere e ciabatte. Nel frattempo.
Si il commento di Conte è proprio l’ultima di Conte.
Non l’ultima stupidaggine.
Proprio l’ultima cosa politica.
Fine strada. Game over.
Doveva fare solo una cosa per stare stabilmente sopra il 10 per cento.
Far sembrare i 5 stelle normali.
Da Standa.
Invece ha rubato i sandali a Toninelli e le canottiere alla Taverna e si ritrova al 2.
Buonanotte.
Sergio Pizzolante