‘Lungo cammino’, romanzo esistenzialista del turco Gecgin

 AYHAN GECGIN, LUNGO CAMMINO, (UTOPIA EDITORE, PP 176, EURO 18,00). Un’avventura commovente tra montagne e città, innocenti e carnefici, guerriglia e silenzio.
    Accade nel ‘Lungo cammino’ dello scrittore Ayhan Gecgin, romanzo di una delle voci più potenti della letteratura turca contemporanea, che arriva nelle nostre librerie il 24 febbraio, nella traduzione dal turco di Giulia Ansaldo, per la casa editrice Utopia.
    Vincitore nel 2020 del premio Orhan Kemal, uno dei maggiori riconoscimenti per la narrativa turca, Gecgin – che è nato a Istanbul nel 1970 – racconta il percorso di un uomo deciso a liberarsi di tutto, compresa la propria identità. Con un piccolo zaino sulle spalle esce di casa un mattino, prima dell’alba, alla ricerca di un posto isolato dove ripararsi. Si trascina nei parchi della città, nelle periferie, quasi come un senzatetto.
    Un giorno, però, si risveglia dolorante in un letto d’ospedale dove una dottoressa gli spiega che è stato picchiato dalla polizia che ha aperto una cartella sul suo conto.
    Opera della nuova letteratura esistenzialista, che ricorda ‘Fame’ di Knut Hamsun, ‘Lungo cammino’ è un viaggio silenzioso e profondo che risveglia domande sulla società e la realtà della Turchia che diventano universali.
    Uscito dall’ospedale prima delle dimissioni, quest’uomo ormai senza più un nome, si rimette in viaggio. È debole, comincia a dimenticare il motivo che lo ha spinto a partire. Cosa cerca? E perché? Dove sta andando? Camminando lungo un’autostrada, viene fermato da alcuni militari che, non riuscendo a schedarlo, lo costringono a un rapido ricovero.
    Quando riprende il cammino, la fame, la sete, il freddo e la pioggia incidono il suo corpo ormai scheletrico. La mente perde lucidità, ma il suo spirito acquista leggerezza. Cos’è che cercava quando è partito? Non lo sa. Ormai l’unico suo desiderio è completare il viaggio. Ma verso dove? E perché? C’è un fine, un obiettivo nel lungo cammino della vita umana? Forse sì. Ma la ricerca ha esiti imprevedibili.
    Gecgin, che ha studiato filosofia ad Ankara, attraverso racconti individuali e familiari ripercorre nella sua opera la storia della Turchia, approfondendo controversie politiche e sociali di difficile risoluzione, dalla questione curda alla ricerca di un’identità nazionale. Le sue opere sono in corso di pubblicazione nel catalogo di Utopia Editore. (ANSA).
   


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