L’Unione Sammarinese Commercio e Turismo, si esprime nettamente contraria alla parte del progetto di sviluppo economico relativa alle “modifiche piano regolatore generale che prevedono la trasformazione di nuove aree urbanistiche in commerciali, siano esse private che pubbliche, non previste dall’attuale PRG. USC si schiera a favore del rilancio di tutto il comparto commerciale ed in particolare quello turistico con la possibilità alla apertura di nuovi investitori esteri. “Il progetto di sviluppo – prosegue la nota – deve partire, come primo principio di attuazione, dal comparto del centro sfruttando il patrimonio storico e culturale di cui San Marino gode, essendo inserito nel patrimonio dell’Unesco”. Il patrimonio storico oltre a quello legato alla fiscalità ed agli sgravi economici e contributivi devono costituire un biglietto da visita per i nuovi investitori: I commercianti chiedono infrastrutture quali ad esempio polo del lusso, strutture del benessere, polo museale, sale per il gioco e nuovi parcheggi, che da troppi anni il centro storico ha invocato ma puntualmente finite in un cassetto. Il comparto commerciale riversa attualmente in grave crisi economica dovuto alla chiusura dell’aereoporto che costituiva la principale fonte di presenze turistiche, dal calo di presenza nelle strutture alberghiere a cui si aggiungono tantissime chiusure di attività. Da qui nasce la necessità urgente, da parte del governo e non solo, di investire e realizzare le infrastrutture necessarie per il rilancio del settore turistico-commerciale, settore che è’ stato per tanti anni l’elemento trainate dell’economia sammarinese e che oggi la USC intende riportare al sontuoso periodo di un tempo.
