Un ponte umanitario e culturale verso Gaza. L’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha conferito due borse di studio pluriennali ad altrettanti studenti palestinesi, attualmente residenti nella Striscia. L’annuncio è stato dato ieri dal rettore Corrado Petrocelli durante la solenne cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025-26 al Centro Congressi Kursaal, un’occasione per tracciare un bilancio dell’ateneo tra successi, progetti futuri e occasioni mancate.
L’iniziativa, di profonda impronta diplomatica e umanitaria, è stata resa nota in un comunicato diffuso dall’Ateneo sammarinese. “Arriveranno due studenti palestinesi, ormai ci siamo”, ha dichiarato il rettore Petrocelli dal palco. “Il provvedimento della Farnesina è alle porte. Li farà entrare nel programma della CRUI”. La selezione dei candidati si è già conclusa e gli inviti ufficiali sono stati inviati. Il progetto permetterà ai due giovani di raggiungere San Marino per frequentare il corso di laurea in Design, con un supporto che include alloggio, tutor didattici e corsi di lingua italiana. Un’operazione complessa, coordinata dall’Ufficio Internazionalizzazione, che ha coinvolto il Dipartimento Affari Esteri, la Segreteria di Stato per l’Istruzione, l’Ambasciata d’Italia, la Gendarmeria e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), con il contributo della Caritas Diocesana per l’ospitalità.
Nel suo discorso, Petrocelli ha anche ripercorso i traguardi degli ultimi dieci anni, citando la certificazione ottenuta dalla European University Association e l’accordo quadro con il Congresso di Stato. Guardando al futuro, ha lanciato un appello per la creazione di “un centro avanzato di ricerca e servizi sugli anziani”, sottolineando che “ci sono la volontà, le competenze e le energie, ma servono risorse per cominciare”.
Non sono mancati, però, i riferimenti alle “occasioni perse”. Il rettore ha definito “urgente” trovare una soluzione per lo studentato, un progetto su cui “sembravano esserci opzioni fattibili, ma non si è concretizzato nulla e non vi saprei dire il perché”. Stesso rammarico per “un corso di laurea innovativo in Medicina”, un progetto pronto che avrebbe portato sul Titano docenti per attività ambulatoriali gratuite. “Non se n’è fatto niente e ancora oggi non ne conosco il motivo”, ha ammesso con amarezza.
A fargli eco il Segretario di Stato per l’Istruzione, Teodoro Lonfernini, che ha descritto l’Ateneo come “motore di crescita culturale, economica e sociale del Paese”, assicurando che la sfida degli alloggi per studenti è tra quelle “che il governo intende sostenere con convinzione”. La cerimonia si è conclusa con la lectio magistralis del professor Luciano Canfora, dal titolo “I ‘pestelli’ della guerra”, che ha ricordato il suo lungo legame con l’università del Titano.














