È un progetto per l’introduzione di un sistema attraverso il quale generare biogas e calore, purificando e riutilizzando inoltre acqua altrimenti destinata a essere sprecata, ad aggiudicarsi la quarta edizione del concorso “Progetta il tuo territorio del futuro”, curato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e aperto a chi frequenta le Scuole Superiori della penisola. Rivolta alle principali realtà industriali del Titano, l’idea si è affermata fra un totale di venti progetti proposti da singoli oppure gruppi nell’ambito di un’iniziativa organizzata dai corsi di laurea in Ingegneria Civile e Costruzioni e Gestione del Territorio. Gli autori sono cinque studenti della classe quinta dell’Istituto “Tonino Guerra” di Novafeltria, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio: Sara Di Biagio, Michele Piva, Samuele Cecchetti, Bernya Rania e Thomas Travaghini. Il progetto prevede che l’acqua piovana e quella utilizzata per scopi industriali vengano filtrate: una volta ‘ripulite’, tornano nel ciclo produttivo. I residui raccolti col processo di purificazione vengono uniti invece ad altri scarti per produrre, attraverso un particolare processo, biogas e calore. L’obiettivo, secondo quanto riportato dagli autori, è “concepire la fabbrica non più come luogo che consuma e inquina, ma come sistema che rigenera le risorse, riduce gli sprechi e trasforma in valore ciò che prima era scarto”. Al secondo posto del concorso un progetto firmato da altri cinque studenti della stessa classe, che prevede l’installazione di una serie di stazioni, chiamate “eco-punti”, nelle quali le persone possono depositare i rifiuti da riciclare (carta e plastica per esempio, ma non solo) ricevendo in cambio due centesimi per ogni chilogrammo di peso, versati sulla Smac Card. Secondo le stime proposte si potrebbero così evitare “fino a 50 tonnellate di CO2 all’anno”, contribuendo “contestualmente a una significativa riduzione dei rifiuti indifferenziati, stimata tra il 20 e il 25%”. Ad affermarlo gli autori Mohamed Ayman Nadifi, Diego Gori, Francioni Felipe, Leonardo Semprini e Andrea Pazzini. Al terzo posto l’idea di Diego Semproli della classe 2TA dell’Istituto Tecnico Industriale di San Marino, che ha elaborato un piano dedicato alle strade del Titano. Prevede in particolare un sistema per trasmettere a chi è al volante, oppure in sella, notifiche in tempo reale su incidenti, lavori e condizioni meteo, nonché statistiche sul traffico, con la possibilità di fare segnalazioni. L’intero progetto, di respiro più ampio, suggerisce inoltre una serie di novità sul fronte della mobilità e della sicurezza con piste ciclabili, iniziative specifiche per i neopatentati e non solo. Menzione d’onore, infine, per tre progetti nei quali vengono previsti altrettanti interventi nella parte alta della repubblica: riguardano le riqualificazioni di piazzale Calcigni e dell’ex tiro a volo di Murata, nonché la rigenerazione dell’ex pattinaggio e del Campo Bruno Reffi. A realizzarli le classi seconda e terza del Liceo Linguistico di San Marino e uno studente della 2TA dell’Istituto Tecnico Industriale. La cerimonia di premiazione del concorso si è svolta ieri, lunedì 1° dicembre, nella sede universitaria di Dogana, in via Consiglio dei Sessanta 99. A comporre la giuria rappresentanti dei corsi di laurea in Ingegneria Civile e Costruzioni e Gestione del Territorio dell’Ateneo sammarinese, della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, della Segreteria di Stato per il Territorio, della Scuola Secondaria Superiore del Titano, dell’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici, dell’Ufficio Pianificazione Territoriale e per l’Edilizia, dell’Ordine degli Ingegneri e Architetti. “I partecipanti hanno offerto proposte e visioni concrete con l’obiettivo di rendere il nostro territorio più sostenibile”, ha riassunto la docente Belen Giacomone. “Abbiamo ascoltato le loro voci e ci siamo positivamente stupiti di fronte ai loro progetti, dai quali sono emersi idee e prospettive, ma anche preoccupazioni e voglia di contribuire attivamente al cambiamento. L’attenzione – ha precisato l’accademica – è stata rivolta alla gestione dell’acqua, all’economia circolare, al recupero energetico, alla riduzione degli sprechi, alla digitalizzazione come strumento per facilitare il turismo e i servizi ai cittadini, ma anche alla riqualificazione urbana e alla creazione di spazi di incontro, tema molto sentito dai ragazzi, con aree verdi e strutture nelle quali impiegare materiali innovativi. La collaborazione tra università, scuola e società – conclude Giacomone – è fondamentale per affermare, nelle giovani generazioni, consapevolezza su temi decisivi come la sostenibilità e il futuro del nostro territorio”.
Comunicato stampa – Unirsm












