Triplice fischio dell’arbitro. Partita finita. Prima amici, poi nemici, poi ancora ‘forzatamente’ amici e alla fine ancora nemici. La telenovela tra Rimini e Luukap è arrivata all’ultima puntata. Anzi forse quella di ieri è stata la penultima di una serie che oggettivamente non ha divertito molto il popolo che ama il pallone biancorosso. In ballo c’è il futuro del calcio riminese. La società di diritto inglese, interessata all’acquisto del club, ieri è di fatto uscita di scena. O così pare. «Dopo tanti giorni di trattative – fanno sapere da Modena – nei quali si è raggiunto un accordo di massima per l’acquisto del 70% del pacchetto azionario della Ac Rimini 1912 per un importo superiore a 1.700.000 euro comprensivi di accollo del debito pregresso e nuova finanza investita (incluso ovviamente il pagamento degli stipendi scaduti il 16 febbraio), domenica scorsa abbiamo inviato una proposta irrevocabile per l’acquisto del 70% delle quote sociali con scadenza alle 12 del giorno successivo, poi prorogata alle 12 del giorno 23 febbraio».
Quindi, proposta scaduta ieri. «Essendo detta proposta rimasta senza alcun positivo riscontro da parte del Gruppo Cocoricò, riteniamo che la medesima debba considerarsi priva di interesse e quindi, a tutti gli effetti, declinata». La Luukap nell’augurare buon lavoro a De Meis e ai suoi si dice anche dispiaciuta «per l’ennesima occasione persa». Che la trattativa fosse arenata lo si era intuito ormai da giorni, ora toccherà al proprietario del Rimini dare la sua versione dei fatti, spiegare le sue ragioni e anche come abbia intenzione di procedere al timone della barca biancorossa che non naviga in buone acque. Il tutto sarà svelato prima di pranzo al ‘Romeo Neri’ dove De Meis vuole ripercorrere le tappe dell’intera vicenda, capitolo comunque buio del calcio di casa nostra. Ora presumibilmente scenderanno in campo ancora una volta gli avvocati, quelli che sin qui non hanno giocato un ruolo da poco nella telenovela messa in scena dagli amici-nemici. (…) Il Resto del Carlino
