M5s, il 78,5% dice Sì al nuovo gruppo con Alde all’europarlamento

Il 78,5% degli iscritti M5s ha detto Sì al passaggio del Movimento all’eurogruppo di Alde in Europa. Alle 12 si è chiusa la consultazione indetta ieri a sorpresa da Beppe Grillo per decidere se accettare di cambiare schieramento dentro il Parlamento europeo, passando dagli euroscettici di Efdd, gruppo del grande protagonista della Brexit Nigel Farage, all’Alde, gruppo a vocazione fortemente europeista, di centro, sostenuto in questi anni da figure come Romano Prodi e Mario Monti.

L’esito. Il blog di Grillo fa sapere che “hanno partecipato alla votazione 40.654 iscritti certificati. Ha votato per il passaggio all’Alde il 78,5% dei votanti pari a 31.914 iscritti, 6.444 hanno votato per la permanenza nell’Efdd e 2.296 per confluire nei non iscritti”.

Il gruppo del Movimento 5 Stelle si iscriverà, dunque, ad Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa, presieduto dal belga Guy Verhofstadt nel Parlamento europeo, lasciando il gruppo creato a inizio mandato con l’Ukip di Nigel Farage e altri raggruppamenti minori.

Giochi fatti. Beppe Grillo, arrivato ieri sera a Bruxelles, secondo l’Adnkronos questa mattina ha già avuto un primo incontro con il capogruppo Alde al Parlamento europeo, Guy Verhofstadt. Il confronto si è tenuto alle 11 in punto nell’ufficio dell’esponente Alde in corsa per la presidenza dell’Europarlamento.

Accordo già fatto il 4 gennaio. Intanto, in base a quello che si legge su un documento che da questa mattina gira sul web ed è stato rilanciato su Twitter, Alde e M5s avevano sottoscritto l’accordo già il 4 gennaio. “Alde e M5S condividono i valori centrali della libertà, dell’uguaglianza, della trasparenza”, dice il testo all’inizio, che ha tra i temi principali “Riforma dell’eurozona” e “I diritti e libertà”, ripercorrendo, di fatto, alcuni punti sottolineati ieri nel post di Beppe Grillo.

L’euro va mantenuto ma non basta, servono una nuova governance, si legge nella bozza. “Negli ultimi dieci anni – continua il testo – la nostra moneta unica ha dimostrato di essere stabile e resistente agli shock esterni, ma non è stata all’altezza nel rafforzare la nostra economia e il raggiungimento della convergenza tra le economie nazionali”. Perciò, prosegue il documento, “abbiamo bisogno di costruire intorno alla moneta comune un sistema che è in grado di assorbire shock economici nella zona euro e che ha bisogno di essere gestito da una nuova governance che deve essere integrata in strutture trasparenti e democratiche”.

Insomma niente cancellazione dell’euro, quando piuttosto un tagliando: “E’ giunto il momento di correggere alcuni dei difetti che lo contraddistinguono”. “Abbiamo anche bisogno di rivedere – prosegue il testo – il modo in cui vengono monitorati i bilanci nazionali, e di introdurre un nuovo codice di convergenza che si concentri sulle riforme significative e garantisca il valore della moneta nella spesa  dei servizi pubblici invece che sui numeri di bilancio”.

Malumori. L’ingresso degli eurodeputati 5 Stelle nel gruppo Alde è iscritta all’ordine del giorno della riunione del gruppo in agenda questo pomeriggio. Non tutti, nel gruppo, sarebbero però favorevoli. A esprimersi pubblicamente a sfavore è già stata l’eurodeputata francese Sylvie Goulard, in un intervento sul suo sito internet. “Meglio 12 stelle che cinque”, afferma Goulard.

Salvini: “Porte aperte nella Lega”. “Mi spiace per gli elettori in buona fede dei Cinquestelle che pensavano di votare per un partito che voleva lasciare l’Euro, bloccare l’Europa e bloccare l’immigrazione – è il primo commento del leader della Lega, Matteo Salvini – Con oggi per qualche poltrona e per qualche euro in più Grillo e i Cinquestelle a Bruxelles stanno in un partito più europeista di tutti, quello sostenuto da Prodi e Monti che difende l’euro, le banche e l’immigrazione di massa”.

Secondo Salvini “ci sarà stato uno scambio di poltrone: i 5 Stelle voteranno Verhofstadt come presidente del Parlamento europeo e in cambio avranno qualche soldo in più e qualche presidenza di commissione in più. Per chi si presentava agli italiani come la rivoluzione in Italia e in Europa, con il superamento dell’euro e la rottamazione del sistema di lobby e banche è una misera fine. Le porte della Lega sono aperta per eletti e elettori 5 Stelle che in buona fede vogliono continuare a combattere questa Europa e questo euro”.

La lettera di Grillo a Farage. Beppe Grillo dà l’addio a Nigel Farage con una lettera aperta scritta sia in

italiano sia in inglese e pubblicata sul suo blog. “Le nostre strade si sono divise” dice Grillo dal blog dove sottolinea la decisione del M5S di andare in un nuovo gruppo politico nel Parlamento europeo da dove “poter affrontare con più concentrazione le prossime sfide”.