MA GUARDA CHI SI VEDE!…di Mario Fabbri

Guardateli bene. E a loro se ne aggiungeranno certamente altri.  Come da copione, dopo un lungo sonno di consapevole indifferenza, e magari di attivismo contrapposto, sono tornati a farsi fuori sulle questioni riguardanti i lavoratori frontalieri, e più in generale, sui rapporti tra San Marino e Italia.

L’Italia è in pieno periodo di campagna elettorale per le elezioni amministrative e come noto anche i riminesi sono chiamati alle urne. Vuoi lasciarti sfuggire consensi elettorali? Senza dubbio no. Dunque eccoli pronti a mettersi in mostra, ricercare visibilità, dichiararsi pronti e attivi, spendersi per queste cause.

Che comportamenti miserevoli. E poi ci si meraviglia se il cittadino chiede al politico? Ma se è vero per primo il contrario! Dei problemi che investono i propri cittadini ci si dovrebbe interessare senza alcun opportunismo e in maniera trasparente.

L’ultimo in ordine di tempo è il deputato forlivese-bolognese del Carroccio romagnolo (attenzione non emiliano-romagnolo, ma solo Romagna!), Gianluca Pini. A detta di quest’ultimo parebbe che la Lega Nord stia stendendo un importante documento che potrebbe essere una buona base di partenza  per trovare una soluzione alle varie problematiche esistenti nei rapporti italo-sammarinesi (insomma qualcosa che a memoria abbiamo già udito ma che nel concreto non ha portato a nulla).

Mancano pochi giorni alle elezioni per il sindaco di Rimini. Dire che queste parole giungono in un tempo sospetto è sbagliato? Siamo troppo avveduti? Pregiudizi impropri ed eccessivi? Può darsi ma al signor Pini e amici lanciamo una sfida che vorremmo fosse condivisa anche dai cittadini elettori italiani.

Cari Signori, ringraziandovi sentitamente per il vostro genuino e sincero interessamento siamo a chiedervi quanto segue:

PRIMA VEDERE CAMMELLO……………….POI DARE VOTO!

(altrimenti astensione o voto di protesta, e amici come prima!)

E importante sarà diffidare da quei “furbetti con i gemelli ai polsini” che hanno inserito nelle loro liste alcuni lavoratori frontalieri come specchietto per le allodole.

(1 maggio 2011)

Mario Fabbri – editorialista del Giornale.ms