Benedetto XVI deve spiegarle bene queste dimissioni, molto bene, perché io francamente non le ho capite.
Chi si è lanciato in lodi sperticate verso il gesto di Papa Ratzinger così come aveva fatto con il suo predecessore Giovanni Paolo II, non si è accordo di essere entrato in contraddizione.
Mentre l’uno – Giovanni Paolo II – è rimasto fino in fondo, cioè sino alla morte, ad esercitare il suo alto Magistero, l’altro – Benedetto XVI – se ne va perché a suo dire è vecchio (ma ancora in salute) e non ha più le forze.
Allora noi diciamo: o si sta con Papa Wojtyla o con Papa Ratzinger. Io sto con Papa Wojtyla.
Ma un Papa può dimettersi? Può la Chiesa avere due Papi? Io penso che il pontificato di Joseph Ratzinger resterà nella Storia della Chiesa perché egli è stato il primo Papa del tempo moderno (l’ultimo Papa dimessosi risale a 600 anni fa) che ha deciso di ritirarsi.
Per questo egli resterà negli Annali.
Il pericolo è che Ratzinger, restando a Roma, assuma di fatto un ruolo di papa-ombra.
Avremmo preferito una sua scelta di ritirarsi in meditazione e preghiera in Baviera. Se resta in Vaticano contatti, colloqui sono inevitabili.
E’ già imbarazzante se in una parrocchia il vecchio parroco resta accanto al nuovo, figuriamoci un vecchio Papa accanto al nuovo.
C’è chi ha parlato di queste dimissioni come la fine del Sacro. Forse qualcosa di vero c’è.
Semel abbas, semper abbas, dicevano gli antichi: una volta padre, sei padre per sempre.
Non si può rinunziare, andarsene in pensione come uno qualunque, spezzare una tradizione, generando assurdi imbarazzi e strane vacatio.
Tutti plaudono all’umanità di un Papa che si dimette e perfino al coraggio; ma un Pontifice è ponte con la divinità, non si esaurisce nella sua umanità.
E’ richiesto il sacrificio della sua individualità soggettiva, anteporre l’Ufficio alla sua personale inclinazione. Non a caso perde il suo nome originario.
Cosa volete che siano, alla luce di Cristo e dell’eternità, la vecchiaia, i veleni e il disagio di un ruolo? Da Santità non ci si può dimettere. Suona stonato avere un Papa emerito come un ex Presidente della Repubblica; dare le dimissioni come un qualsiasi Amministratore Delegato di un’Azienda.
Per questo, con tutto l’affetto che nutro per la delicata spiritualità di Ratzinger e per il suo acume teologico, lasciatemi dire, con immenso rispetto e la morte nel cuore: queste dimissioni non mi sono piaciute.
Leonardo Raschi
Liberal Sammarinesi