Macerata. Si masturba davanti a moglie e figlie, 48enne sotto accusa

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Entra nella camera da letto dove dormono la moglie e tre figlie piccole e si masturba davanti a loro dopo averle svegliate per costringerle ad assistere a quell’atto sessuale. Queste parte delle accuse che vengono rivolte ad un uomo di 48 anni, residente in un comune vicino a Macerata. Per l’uomo, che è sottoposto da quasi 6 mesi alla misura dell’allontanamento dalla casa dove vivono la moglie e i figli, oggi doveva svolgersi l’udienza preliminare al tribunale di Macerata ma è stata rinviata per una mancata notifica. I fatti che vengono contestati al 48enne, un disoccupato, risalgono all’aprile di quest’anno. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Claudio Rastrelli, l’uomo il 14 aprile scorso sarebbe entrato di notte nella stanza in cui c’erano la moglie e le tre figlie, tra cui due bimbe che all’epoca dei fatti non avevano neanche due anni, e mentre queste erano a letto lui si sarebbe masturbato davanti a loro, costringendole a svegliarsi e ad assistere a ciò che stava facendo. Da qui l’accusa di violenza sessuale per l’uomo, che deve rispondere anche di maltrattamenti in famiglia. Sempre secondo l’accusa il 48enne avrebbe ripetutamente picchiato, insultato, minacciato di morte anche impugnando dei coltelli la moglie e uno dei figli. La procura aveva chiesto e ottenuto una misura cautelare di allontanamento che però, lamenta l’avvocato Emiliano Carnevali, legale della moglie del 48enne, «a causa di una mancata notifica al difensore, comunque presente questa mattina, la misura cautelare scadrà a giorni e l’imputato potrà far ritorno a casa. Io credo che in certi casi così delicati forse sarebbe il caso di adoperare maggiore attenzione». Il problema è che la misura cautelare «dopo sei mesi cessa se non c’è il decreto che dispone il giudizio» dice l’avvocato Carnevali. Il gip Enrico Pannaggi, rilevata la mancanza della notifica al difensore, ha rimesso gli atti alla procura.

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