Macerata. Sparò a sette migranti: Luca Traini scarcerato dopo sette anni di carcere

Dopo aver scontato sette anni di reclusione, Luca Traini ha ottenuto la scarcerazione con affidamento ai servizi sociali. L’uomo, oggi 35enne e originario di Tolentino, fu protagonista della sparatoria che il 3 febbraio 2018 seminò il terrore a Macerata, quando, a bordo di un’Alfa 147 nera, aprì il fuoco ferendo sei migranti di origine africana. Il gesto avvenne pochi giorni dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro, la giovane romana uccisa e fatta a pezzi da un pusher nigeriano, e lo stesso Traini dichiarò di aver agito in risposta a quel crimine.

Condannato a 12 anni per strage con l’aggravante dell’odio razziale, Traini ha visto accolta l’istanza di scarcerazione presentata dal suo legale, Sergio Del Medico. Il Tribunale di Sorveglianza ha ritenuto che l’uomo abbia intrapreso un percorso di consapevolezza e revisione critica della sua condotta, riconoscendone la gravità e le conseguenze.

Durante la detenzione nel carcere a custodia attenuata di Barcaglione, Traini ha avuto accesso a programmi di reinserimento lavorativo, prestando servizio presso un’azienda agricola locale come pastore. Ha inoltre frequentato corsi di formazione e preso parte a una gara di poesia.

Traini rientrerà a Tolentino, dove avrebbe già trovato un impiego. Tra i suoi propositi figura anche l’intenzione di risarcire le vittime del suo gesto.