Macron al parlamento Ue: “Guerra civile europea”

French President Emmanuel Macron speaks at the European Parliament on April 17, 2018 in the eastern French city of Strasbourg.
Macron addresses the European Parliament for the first time in a bid to shore up support for his ambitious plans for post-Brexit reforms of the EU. French leader wants big changes in the face of growing scepticism about the European project, but there has been a marked lack of enthusiasm from Berlin to Budapest. Macron’s speech to MEPs in the eastern French city of Strasbourg is part of a charm offensive ahead of European Parliament elections in May 2019, the first after Britain’s departure.
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Macron al parlamento europeo: “C’è un dubbio che attraversa molti dei nostri paesi europei sull’Europa, una sorta di guerra civile europea sta emergendo, stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali e il fascino illiberale”.

Il presidente francese Emmanuele Macron inrterviene al parlamento europeo a Strasburgo, riunito in seduta plenaria.

Antonio Tajani, presidente dell’Europarlamento, in un tweet gli dà il benvenuto e aggiunge che “il futuro dell’Europa è ora, inizia qui, nel cuore della democrazia europea. È tempo di convertire la visione in realtà insieme: una migrazione controllata, una forte politica estera e di difesa per un’Europa, un Mediterraneo e un Medio Oriente più sicuri”.

Nel suo discorso Macron richiama tutti alla realtà ed ai rischi che stiamo correndo:“Non possiamo far finta di essere in un tempo normale, c’è un dubbio che attraversa molti dei nostri paesi europei sull’Europa, una sorta di guerra civile europea sta emergendo: stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali e il fascino illiberale”.

“Di fronte all’autoritarismo che ci circonda – prosegue il presidente francese – la risposta non è la democrazia autoritaria ma l’autorità della democrazia”. Macron invita i deputati a non abbandonare la democrazia liberale e aggiunge che la democrazia europea è la nostra migliore chance: “Il peggiore errore sarebbe di abbandonare il nostro modello e la nostra identità”.

Macron suona la carica al Vecchio continente, e ricorda ai parlamentari che l’ascoltano che “il modello europeo non è datato”. “Questo modello è potente come nessun altro e al contempo fragile, perchP la sua forza a ogni istante dipende dal nostro impegno. Oggi giorno dobbiamo difenderlo insieme”.

“Entro la fine della legislatura – aggiunge il leader francese – dobbiamo sbloccare il dibattito avvelenato sui migranti, sulla riforma di Dublino e la relocation: propongo di creare un programma europeo per finanziare le comunità locali che accolgono e integrano i rifugiati”. Il Giornale.it