Maestro di scuola e di vita, Cesena celebra i cento anni dalla nascita di Ubaldo Ciccarese

Presentazione del programma di eventi. Primo appuntamento mercoledì 19 marzo nel reparto di Pediatria dell’ospedale ‘Bufalini’

Quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita del maestro ‘cesenate’ Ubaldo Ciccarese, educatore rivoluzionario che ha insegnato nella scuola a tempo pieno del grande direttore Sergio Mariani, nella scuola ‘Carducci’, fondatore di un laboratorio di arte espressiva per i bambini alla Fiorita e maestro elementare dei piccoli pazienti del reparto pediatrico di Cesena diretto dal professor Biasini.

Al fine di celebrare questa ricorrenza, Amministrazione comunale, Ausl della Romagna e scuola ‘Carducci’ propongono una serie di iniziative. Il primo appuntamento, che si terrà all’Unità Operativa Pediatria TIN TIP dell’ospedale ‘Bufalini’, è per mercoledì 19 marzo, alle ore 17:00. Interverranno: Marcello Stella, Direttore UO Pediatria TIN TIP, Marisa Bagnoli, Direttrice Presidio Ospedaliero-Cesena. A seguire Antonella Brunelli intervisterà Giancarlo Biasini, Angelo Miano, Francesco Ciotti sull’esperienza didattica in Pediatria col maestro Ubaldo Ciccarese negli anni ’80. Il pomeriggio sarà allietato dal concerto degli alunni flautisti dell’Istituto C.7 ‘Carmen Silvestroni’ di Forlì diretti dal professore Yuri Ciccarese. Il tutto si concluderà con l’apposizione della targa intitolata ad Ubaldo Ciccarese presso l’Aula didattica del Reparto.

Il secondo appuntamento è previsto per giovedì 3 aprile, sempre alle ore 17:00, all’Auditorium di palazzo Nadiani (Via Dandini, 5). Si tratta di una conferenza sulla musica in Pedagogia Clinica. Interverranno: Gerardo Pistillo, ‘Il corpo e il linguaggio tra il silenzio e il suono. Cura, educazione e riflessione in pedagogia clinica’, e Corrado Ciccarese, ‘L’utilizzo della musica in pedagogia clinica. Occasione di integrazione e sviluppo delle potenzialità individuali’.

Domenica 6 aprile, stessa ora, l’Auditorium di palazzo Nadiani (via Dandini, 5) ospiterà il concerto di Yuri Ciccarese (flauto) e Michele Senzacqua (pianoforte): ‘I giocattoli in soffitta’ (fiaba musicale) con le musiche di Wolfgang Amadeus Mozart.

Contestualmente, da sabato 3 al 31 maggio nell’atrio della scuola elementare ‘Carducci’ si potrà visitare la mostra dei disegni degli alunni di Ubaldo Ciccarese. Nel mese di luglio invece sarà la Biblioteca Malatestiana ad ospitare l’esposizione intitolata ‘La storia di un maestro del 900 attraverso la sua opera’. Per concludere, la rassegna volgerà a termine con un concerto a cura di Yuri Ciccarese e Pierluigi Di Tella, e con la partecipazione dell’attore Mirco Gennari, che, sempre a luglio (data da definire) si terrà al chiostro di San Francesco.

 

Ubaldo Ciccarese

Ubaldo Ciccarese nasce a Vibo Valentia in Calabria il 16 luglio 1925 da padre pugliese e madre romagnola. Penultimo di otto fratelli, si sposta con la famiglia seguendo il padre ferroviere da Vibo Valentia a Potenza, a Rogliano, a Palmi, a Grumo Appula, e a Cesena, dove arriva il 10 aprile 1942 a 17 anni. Durante gli anni della seconda guerra mondiale si diploma presso lo storico Istituto Magistrale di Forlimpopoli fondato da Valfredo Carducci, fratello di Giosuè. Nel dopoguerra, dopo aver terminato il servizio militare e conseguito il diploma di abilitazione magistrale a Vercelli il 30 novembre 1946, torna in Romagna ed è protagonista, insieme a grandi maestri suoi coetanei come Efrem Satanassi, Vittorio Tonelli, Federico Moroni, nelle scuole pluriclassi delle campagne, della alfabetizzazione di intere generazioni di bambini, figli di contadini, che contribuiranno a ricostruire l’Italia dalle macerie. Negli anni ‘60 opera una sorta di ‘marcia di avvicinamento’ alla città, insegnando prima a Sant’Egidio ed Oltresavio ed al ‘Carducci’. In questo tempo il vento del ‘68 e la pubblicazione di ‘Lettera a una Professoressa’ di Don Milani legittimano in maniera potente il concetto di educazione come impegno totale che mira alla liberazione degli uomini dal potere e da ogni forma di schiavitù, economica, sociale e culturale. In questo clima di grande rinnovamento sociale in cui impegno politico e pedagogico sono profondamente intrecciati, Ubaldo aderisce al Circolo Culturale Delio Cantimori, fondato da Michele Massarelli a Cesena nel novembre del 1966.

La particolarità del Circolo Cantimori è che si articola al suo interno in ‘gruppi di studio’, ciascuno coi suoi componenti e il suo coordinatore. Ubaldo è il coordinatore del ‘gruppo di studio pedagogico’. Per lui, pensiero e azione sono inscindibili; presto lo studio del suo gruppo si converte naturalmente in azione pedagogica. II 15 settembre 1967 apre nella sede del Quartiere della Fiorita un Centro di attività creative per i ragazzi, dove bambini e ragazzi si danno appuntamento due pomeriggi alla settimana per esprimere la loro libertà creativa, soprattutto attraverso gli strumenti amati da Ubaldo: il disegno e la pittura. La solidarietà e la fantasia provvedono al resto. L’acquisto dei materiali necessari al laboratorio è permesso dalla vendita di quadri regalati al Centro da autori affermati: Sughi, Cappelli, Bocchini, Gattavecchia.

Più venticinque bambini frequentano regolarmente il Centro ogni anno. Al periodo che segue il 1970 risalgono gli unici pochi scritti della sua arte pedagogica della liberazione, o ‘popolare’ (come l’aveva chiamata Freinet), pubblicati su una rivista culturale tra le più longeve d’Italia: ‘Il Calendario del Popolo’, un almanacco destinato alle classi popolari che divulga temi culturali trasversali di interesse scientifico, letterario e artistico. Nel marzo 1973 la rivista pubblica un suo contributo dal titolo: ‘Una scuola per l’avvenire dei nostri figli’, che si può considerare con buona ragione il suo ‘testamento spirituale’. Attraverso la sua analisi e le parole dei suoi bambini, ci descrive concretamente la profonda trasformazione urbana della società italiana nel Dopoguerra. Una città che nega i bisogni dei piccoli e, di conseguenza, anche quelli degli adulti.

Una scuola nel reparto di Pediatria all’ospedale ‘Bufalini’

Una città coperta di asfalto, dove le bambine e i bambini non possono più vivere né il cortile né la strada, e dove la scuola italiana fatica ancora a trasformarsi in una forza capace di promuovere una società diversa, di liberi ed uguali, come aveva auspicato Don Milani. Nel 1977 la Direzione Didattica del ‘Carducci’ – dove Ubaldo insegna – caldeggia il trasferimento al ‘Bufalini’ di un ‘maestro inverosimile e quindi scomodo’. Migrazione, in verità, fortemente desiderata dallo stesso Ubaldo e dal professore Biasini, primario di Pediatria. Tuttavia, assegnare una scuola speciale alla Pediatria del ‘Bufalini’ – primo esperimento in Italia e probabilmente nel mondo – non è un’operazione semplice. In quel tempo, Oddo Biasini, il fratello del professor Giancarlo, fu sottosegretario repubblicano al Ministero della Pubblica Istruzione. Suo fratello, per la prima e ultima volta nella sua vita, usa il privilegio familiare per raccomandare la causa e Oddo dà corso alla raccomandazione fraterna e assegna al reparto di Pediatria una pluriclasse elementare dotandola di una cattedra.

Nel 1977 Ubaldo Ciccarese diventa così insegnante di questa sezione davvero speciale, immersa non nei campi coltivati delle colline romagnole, ma circondata dalle mura di un ospedale, dove le bambine e i bambini possono dimenticare la malattia per incontrare i loro sogni. Ubaldo ogni mattina si reca nella sua scuola e vi si trattiene spesso anche oltre all’orario scolastico per unire all’insegnamento la ricerca medica. Con un gruppo multi-professionale creatosi all’interno del reparto (formato dalla psicologa Renna, da un pediatra e da alcune logopediste), partecipa allo svolgimento e alla pubblicazione di diverse ricerche scientifiche sui bambini cesenati come la prevenzione e il trattamento dell’enuresi infantile e una ricerca quasi decennale e unica in quegli anni sull’evoluzione a distanza dello sviluppo dei nati prematuri al ‘Bufalini’.

Con un ciclostilato in bianco e nero della Unità Sanitaria Locale n. 39 di Cesena, Ubaldo pubblica quasi mensilmente il giornalino dei bimbi ricoverati, coi loro disegni, le loro favole, i loro sogni. Biasini con cura ne conserva alcuni: ‘Il male di pancia’ (aprile 1983), ‘Il male di denti’ (maggio 1983). In quell’antica Pediatria, in quegli anni di profonda trasformazione sociale, cominciano anche ad arrivare malati mai visti prima. Gli adolescenti con la loro nuova sofferenza: le ragazze spesso con anoressia e disturbo alimentare e i ragazzi coi primi casi di tossicodipendenza da eroina. Il professor Biasini sostiene che la pediatria debba occuparsi attivamente anche di adolescenza. Ubaldo, come sempre sensibile al bisogno dei più deboli, è il primo a seguirlo, in compagnia della psicologa Renna per i disturbi alimentari e insieme al dottor Angelo Miano per la tossicodipendenza. Molto prima che sia istituito il Servizio Sanitario specifico per le tossicodipendenze, gli adolescenti che soffrono di tale disturbo vengono ricoverati in Pediatria o in Malattie Infettive per la cura di metadone, dove – loro stessi o i loro genitori – fanno colloqui con Ubaldo e con la dottoressa Renna. Tutto questo ha termine il 7 marzo 1988. Come tutti i giorni, il maestro è tornato a casa, in orario per il pranzo. Attorno a un tavolo comune lascia la sua famiglia, i suoi bambini e tutti noi più poveri. L’aula della vecchia classe del reparto, ove egli operò, viene dedicata a Ubaldo Ciccarese e diventa un’aula didattica in cui mamme e bambini si ritrovano all’ombra del suo sorriso.

Alla conferenza stampa di questa mattina sono intervenuti: l’Assessora alla Scuola e ai Servizi per l’infanzia Maria Elena Baredi, la dottoressa Antonella Brunelli, Direttrice dell’Unità operativa di Pediatria e Consultorio familiare di Cesena, il Dirigente scolastico Enrico Flamigni, Francesco Ciotti, Medico pediatra e Neuropsichiatra infantile, Giancarlo Biasini, Pediatra per 35 anni e primario della Pediatria del ‘Bufalini’ fino al 1997, tra i fondatori, a Cesena, di ‘Nati per leggere’, i figli del maestro Ubaldo Ciccarese, e il primario di Pediatria, dottor Marcello Stella.

Cesena, 17 marzo 2025