La “bonifica” del Comune di Roma è già partita. Con la definizione di una road map – in queste ore dettagliata per priorità, modalità e obiettivi – alla prefettura di Roma guidata da Franco Gabrielli. Le fonti delle procedure sono classificate: la lettera di incarico – “riservata” – inviata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano a Gabrielli, che segue alla relazione, anch’essa “riservata”, consegnata ieri da Alfano al Consiglio dei ministri.
Documenti che contengono stralci di contenuti (a loro volta muniti di “classifica”) della relazione di accesso agli atti al Campidoglio, guidata da Marilisa Magno, e di quella dello stesso Gabrielli. Certo è che si affronta un cammino privo di precedenti. Per la prefettura non è né un commissariamento né un accesso agli atti. Il quadro di massima definito dall’Interno e condiviso da palazzo Chigi è una pianificazione di interventi «nel quadro della leale collaborazione istituzionale» tra il prefetto e il sindaco Ignazio Marino. Gli otto “ambiti” di azione sono stati annunciati da Alfano: gli atti di indirizzo e controllo del Comune nei settori più critici (verde pubblico e ambiente, campi nomadi, immigrazione, emergenza abitativa); i regolamenti sull’affidamento lavori, servizi e forniture; la revoca “in autotutela” delle commesse assegnate senza gara; un albo per i lavori e i servizi in economia; il monitoraggio sulla centrale unica degli acquisti; l’avvio dell’annullamento delle decisioni dirigenziali contestate; l’integrazione dei controlli interni; la verifica e revisione dei contratti, compresi quelli con l’Ama.
Fonte: SOLE 24 ORE