Slitta la relazione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, su Roma e Mafia Capitale. Fino a ieri veniva dato per scontato che sarebbe arrivata la decisione del Governo, sulla base dei documenti consegnati dal prefetto Franco Gabrielli, nell’ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva. Ora bisognerà attendere la fine di agosto o, al massimo, l’inizio di settembre. Disorientamento anche in Campidoglio, dove si vede prolungare questo periodo di incertezza. La versione ufficiale parla di una scelta condivisa da Renzi e Alfano: la materia è delicata, è utile un ulteriore approfondimento. Un’altra ipotesi, ufficiosa, suggerisce che il rinvio sia una decisione del premier. Dal punto di vista procedurale non ci sono forzature: Gabrielli consegnò la sua relazione, sulla base del lavoro degli ispettori, l’8 luglio. La legge concede 90 giorni al ministro per prendere una decisione, che in linea teorica potrebbe prevedere anche lo scioglimento del Comune per Mafia. Ciò che appariva più probabile era la rimozione di tutti i dirigenti (101) che, negli anni, avevano dimostrato di essere stati influenzabili dall’organizzazione di Buzzi e Carminati. Oltre allo scioglimento per infiltrazioni criminali del Municipio X, quello di Ostia. Questo rinvio spazza via ogni previsione. Altro dato: la riunione dei consiglio dei ministri, prevista per domani, si svolgerà oggi, è probabile il varo di un altro provvedimento molto atteso da Roma, il decreto sul Giubileo.
Il prefetto ieri ha invitato a valutare con prudenza le ultime deposizioni di Buzzi, rilasciate in carcere ai pm: «Stiamo parlando di un imputato in carcere, che si difende, che immagina di fare percorsi di un certo tipo». Gabrielli è stato ascoltato dalla commissione antimafia. Ha avvertito: «Il degrado a Roma non solo incide sulla qualità della vita, ma alimenta il terreno di coltura della criminalità organizzata. Nei municipi è a macchia di leopardo, non risparmia quartieri centrali. Sono però alcune periferie a soffrire maggiormente, come il Pigneto dove negli ultimi giorni ci sono state due aggressioni alle forze dell’ordine». Gabrielli ha consolidato un quadro preoccupante: se Romanzo Criminale avesse un seguito, il materiale si troverebbe nella storia del Mondo di Mezzo. «Mafia Capitale è il prodotto originale e originario dell’evoluzione di ambienti della criminalità romana. Ne è una sintesi Carminati». La corsa parallela tra Mondo di Mezzo e criminalità organizzata parte da lontano. E anche se il Comune di Roma non sarà sciolto, l’avanzata delle mafie è stata incisiva, fatta di controllo del territorio e di pezzi dell’economia.
Fonte: IL MESSAGGERO