Maggio 2016, la festa della CSU al Parco Ausa di Dogana

Manifesto-1-maggio-2016-724x1024Inizia alle 15.00, al parco di Ausa di Dogana, la festa del 1° maggio organizzata dalla CSU. Il programma prevede l’intrattenimento con l’orchestra “La Nuova Romagna Folk” all’interno del palatenda; funzioneranno stands gastronomici e la ruota della fortuna, e si susseguiranno intrattenimenti rivolti principalmente ai bambini: truccatrice di visi, castello gonfiabile, trampoliere, mago, attività creative e manuali. La festa e l’esibizione dell’orchestra proseguiranno anche dopo cena. Sul piano dei contenuti, la Festa dei lavoratori di quest’anno rappresenta una giornata di impegno per i seguenti obiettivi:

– esprimere piena solidarietà alle persone vittime delle guerra, del fondamentalismo, della povertà e dei sistemi totalitari, molte delle quali sono costrette a fuggire dai loro paesi, e diffondere anche a San Marino la cultura e la pratica della solidarietà e dell’accoglienza;

– una maggiore integrazione con l’Unione Europea; la comunità sammarinese deve aprirsi alla dimensione di una nuova Europa, basata sui diritti dei lavoratori e sulla dignità delle persone, superando la politica dell’austerità, per dare alle giovani generazioni nuove occasioni e opportunità, anche sul piano culturale;

– fronteggiare la sempre più grave emergenza disoccupazione con un concreto piano di rilancio economico, che favorisca nuovi insediamenti imprenditoriali, anche attraverso una semplificazione della burocrazia e la promozione di San Marino nel contesto internazionale;

– un nuovo modello di sviluppo fondato sulla qualità dei servizi e dei prodotti, sulla innovazione tecnologica continua, sullo sviluppo e l’applicazione delle energie rinnovabili, sull’economia verde. San Marino deve agganciarsi alle trasformazioni in atto nel mondo, nell’epoca della rivoluzione digitale;

– fare piena luce sulla vicende di corruzione e malaffare che hanno caratterizzato il sistema politico ed economico determinando anche infiltrazioni malavitose. In tal senso occorre far sentire l’appoggio di tutto il paese alla fase processuale in corso nel processo Mazzini, per punire adeguatamente le responsabilità che saranno accertate, per rendere il paese veramente pulito e trasparente e con una rinnovata credibilità internazionale;

– consolidare il modello di stato sociale, mettendo al centro la sanità pubblica e il diritto alla salute per tutti i cittadini. Occorre creare una struttura sanitaria e ospedaliera capace di produrre delle eccellenze, in grado di mettersi in rete con altre strutture sanitarie italiane virtuose;

– una efficace politica del credito affinché le banche sammarinesi mettano a disposizione dei cittadini e delle aziende le risorse necessarie per far crescere il paese;

– una lotta senza quartiere al lavoro nero e irregolare. Le posizioni irregolari vanno accertate e adeguatamente sanzionate, attraverso controlli severi e rigorosi; tali posti di lavoro vanno trasformati in posizioni di lavoro regolari da assegnare ai disoccupati sammarinesi e residenti;

– favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro attraverso nuove norme che rimettano al centro il diritto al lavoro e con procedure più snelle ed efficaci;

– una mappa dei bisogni formativi delle imprese e delle figure professionali vicine al pensionamento, per avviare progetti di formazione mirati per i disoccupati, affinché siano in grado di provvedere alla loro sostituzione nei luoghi di lavoro. Lo Stato deve svolgere un ruolo attivo e stringente, impegnando le aziende ad assumere le figure professionali necessarie al ricambio generazionale;

– una riforma sostanziale del sistema previdenziale, primo e secondo pilastro, che non si limiti a semplici aggiustamenti, per mettere in sicurezza il sistema e assicurare alle nuove generazioni pensioni dignitose;

– una Pubblica Amministrazione che rappresenti una risorsa essenziale al rilancio del paese, contrastando ogni tentativo di proseguire sulla strada della esternalizzazione/privatizzazione di molti servizi, ad iniziare da quelli delle Aziende dei Servizi e di Produzione;

– una spending review che si concentri sui centri di spreco e sui disservizi, ad iniziare da un’attenta verifica degli appalti di opere pubbliche a soggetti privati.

– la soluzione delle problematiche dei lavoratori frontalieri, con la definizione di un equo trattamento fiscale da parte dell’Italia attraverso una legge ordinaria;

– la lotta al precariato in tutti i settori del mondo del lavoro, l’affermazione dei più efficaci sistemi per la sicurezza dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro;

– politiche e interenti di supporto ai pensionati e alle categorie più deboli della società.

CSU