COLTIVARE bachi da seta in Valmarecchia? Potrebbe sembrare una proposta strana, ma c’è chi già ci sta pensando. Sabato scorso si è svolto infatti a Maiolo un incontro con gli esperti dell’associazione di bachicolotori padovani per parlare di un nuovo (e possibile) progetto locale. E all’incontro hanno aderito diversi curiosi e residenti. «Con la crisi dei paesi del mondo che detengono il monopolio della produzione della seta – dicono gli esperti – sollecitiamo una ripresa dell’allevamento del baco da seta per una produzione di qualità nazionale. L’Italia è in una posizione privilegiata, perché conta su una secolare tradizione e per la presenza del centro d’eccellenza mondiale Cra-Api di Padova».
Il consiglio degli esperti, è quello di coinvolgere nuovi imprenditori. E tra questi la collaborazione è pronta anche per chi ha intenzione di investire in Valmarecchia, «per produrre i bozzoli di seta, tenendo conto anche della situazione socio-economica e degli spazi dell’alta valle del Marecchia».
Resto del Carlino